
Vanni Parenti al Sesana insieme a Pippo Baudo in occasione di una corsa La foto è datata maggio 1985 (Rosellini)
Non solo ippica, ma anche turismo e basket. Vanni Parenti ad un certo punto era diventato un "montecatinese" non solo per la direzione dell’ippodromo del Sesana, ma perchè aveva acquistato una casa con terreno in Valdinievole, trasformandolo nell’allevamento Sibolla con tanto di pista d’allenamento.
Per le sue doti manageriali si era messo a disposizione della città e venne coinvolto in due operazioni difficilissime, dove non riuscì a ribaltare le situazioni già compromesse. La prima fu il Convention Bureau, l’ufficio creato per promuovere la città da un punto di vista turistico, soprattutto in chiave di congressi. Parenti arrivò al Convention Bureau qualche anno dopo la sua creazione e una sfiducia generalizzata. Così dopo qualche tempo dovette alzare bandiera bianca.
Parenti si era avvicinato anche al termalismo. Quando venne deciso di privatizzare la gestione delle Terme, il manager fece da tramite tra gli albergatori cittadini e la Snai, società che già all’epoca aveva la proprietà dell’ippodromo montecatinese. Fu siglato un accordo per partecipare al bando. Ma alla fine la gestione venne affidata a un gruppo marchigiano.
Al basket invece si era avvicinato quando lo Sporting Club venne acquistato dalla Snai. Dopo alcune stagioni lo Sporting passò all’imprenditore di Reggio Emilia Iezzi che però dopo una sola stagione dovette rinunciare per l’elevato indebitamento societario. Alcuni storici dirigenti cercarono in quell’estate di salvare la società. A questi si aggiunse anche Vanni Parenti ma nonostante i tentativi di salvataggio non ci fu niente da fare e la gloriosa società dello Sporting Club per la prima volta dovette rinunciare a disputare un campionato di basket.
I funerali di Vanni Parenti si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa di Santa Maria a Ricorboli a Firenze.
N. G.