di Giovanna La Porta
Eploratore e ricercatore famoso della trasmissione "Geo".
Nicola Messina è un montecatinese di adozione. Dopo aver girato il mondo in lungo e in largo, Messina si è innamorato della nostra città e da qualche lustro ha deciso di trasferirsi qua, diventando di fatto un altro ambasciatore dell’eccellenza.
Messina, nel suo lavoro di Magellano contemporaneo, non dimentica mai di promuovere in giro per il pianeta le bellezze del nostro territorio.
Il geografo è, naturalmente, anche scrittore e docente.
Attualmente insegna all’alberghiero di Montecatini. Per conoscerlo meglio e scoprire i suoi itinerari, è possibile visitare il sito www.geographica.com.
Ci può raccontare in cosa consiste il suo lavoro di esploratore?
"Ho iniziato a viaggiare una trentina di anni fa ma ho cominciato a fare l’esploratore quando mi sono accorto che avvertivo la necessità di approfondire la conoscenza del mondo, vicino e lontano. Intraprenso viaggi in aree ancora poco note, viaggi che in genere durano molti mesi, allo scopo di documentare alcuni aspetti delle scienze naturali come la botanica e l’antropologia, per farli conoscere al grande pubblico e sensibilizzare alla salvaguardia ambientale grazie poi alla divulgazione scientifica. Senza esplorazione non può esserci una divulgazione seria e consapevole"". Quali studi ha seguito? ""Ho conseguito la maturità scientifica al liceo "T. Parentucelli" di Sarzana, la laurea magistrale in Scienze Naturali all’Università di Pisa e mi sono impegnato come borsista per qualche anno all’Istituto di Biofisica del CNR pisano, per poi trasferirmi nel Borneo a lavorare come guida naturalistica, attività che tutt’ora svolgo. Adesso lo faccio dall’Italia su chiamata di importanti tour operator con cui collaboro e nel periodo in cui non sono impegnato con la scuola".
Quanto conta il carattere nel suo mestiere?
"Carattere e perseveranza sono elementi imprescindibili per ogni impresa. Il tutto deve essere nutrito da entusiasmo, curiosità e soprattutto dall’amore incondizionato verso la diversità umana, ambientale e culturale".
Perché, al giorno d’oggi resta importante il lavoro di esplorazione diretta?
"Anche la nostra Europa non ha svelato ancora tutti i suoi tesori, specialmente l’Est, che amo profondamente. L’uomo, esplorando, può svelare certi arcani. Il viaggio apre il cuore, la mente e incide sulla nostra personalità, sulla nostra cultura e permette di comprendere il nostro valore e quello della diversità. La scoperta non è mai solo rivelazione di un luogo ma anche di noi stessi, chi siamo realmente, che cosa desideriamo e cosa siamo in grado di fare. Il viaggio è un cimento, un’opportunità che la vita ci offre e che permette di mettere a nudo le proprie possibilità eliminando ansie e frustrazioni. Il viaggio è spesso e volentieri terapeutico. Sant’Agostino diceva che "il mondo è un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina".
Un consiglio ai giovani montecatinesi?
"Viaggiate, abbiate paura e provate ansia, perché è bello aver paura. Siate curiosi. Se i giovani visitassero l’Africa subsahariana, capirebbero l’importanza dell’acqua; se conoscessero il popolo birmano capirebbero il rispetto e la gentilezza. Mi imbatto spesso in persone che non salutano, anche sul posto di lavoro e sono certo che non abbiano mai viaggiato. Lo considero un segno distintivo di mediocrità. Salutate sempre coloro che incontrate. Il saluto non è solo segno di educazione, di civiltà e di rispetto verso il prossimo ma anche di intelligenza. Abbiate paura e salutate: ne trarrete grande gioia e ispirazione".
Un suo sogno?
"La Natura non è una cosa solo da ammirare e da cui lasciarsi stupire ma è la nostra unica casa e che senza di essa siamo spacciati. Il mio sogno è un mondo coperto di foreste, un ritorno al passato, a quel punto in cui il rapporto uomo-natura si è interrotto. Vorrei inoltre che tutti gli uomini ripudiassero le guerre e che tutti avessero gli stessi diritti in ogni luogo del mondo. Vorrei che non si facesse abuso del termine "sostenibilità". Dovremmo parlare di "sostenibilità umana" e non di "sostenibilità ambientale"
"