REDAZIONE MONTECATINI

Nuova cura all’ospedale di Pescia. Agoterapia per pazienti con ictus

Attivato un progetto che prevede trattamenti di fisioterapia convenzionale e quelli di craniopuntura. La dottoressa Bruna Lombardi: "Effetti benefici sul miglioramento del deficit neurologico generale".

Nuova cura all’ospedale di Pescia. Agoterapia per pazienti con ictus

All’ospedale Ss. Cosma e Damiano, per i pazienti ricoverati nel reparto di Riabilitazione Intensiva in fase acuta delle patologie neurologiche severe, è stato attivato un progetto tra Medicina Fisica Riabilitativa e Medicina Complementare, che prevede che siano sottoposti sia a fisioterapia convenzionale che a cranio puntura, per il trattamento dei sintomi più gravi degli esiti di ictus. La seduta viene svolta durante il trattamento fisioterapico, perché l’attivazione fisica del paziente riesce ad amplificare e finalizzare il trattamento di agopuntura. Le due strutture fanno parte del Dipartimento Medicina Fisica e Riabilitativa diretto da Bruna Lombardi, che già a Prato aveva sperimentato questa collaborazione nella fase subacuta delle malattie neurologiche. Da sempre è nota l’attività delle tecniche di agopuntura sul sistema nervoso, tecniche che sono state affinate al punto che si è iniziato a parlare di neuro-agopuntura, con l’utilizzo di craniopuntura e auricoloterapia insieme ai punti di agopuntura tradizionali.

"La craniopuntura - spiega Lombardi - è una tecnica che stimola specifiche aree dello scalpo mediante sottili aghi. È praticata in Cina da migliaia di anni, ma solo di recente ha avuto un grande sviluppo sulla scorta delle recenti scoperte nell’ambito della neurofisiologia. La maggior parte degli studi sull’efficacia dell’agopuntura nell’ictus è stata effettuata in Cina, dove vengono trattati sia i sintomi nella fase acuta che le sequele, ma negli ultimi anni sono state pubblicate anche esperienze realizzate in Occidente. Dalle evidenze disponibili, l’agopuntura può avere effetti benefici sul miglioramento del deficit neurologico generale e di alcuni danni neurologici specifici per le persone con ictus nella fase di convalescenza, senza evidenti eventi avversi gravi".

I meccanismi d’azione dell’agopuntura, a livello neurologico, includono la stimolazione della proliferazione neuronale, la facilitazione della plasticità neuronale, la riduzione della reazione infiammatoria post-ischemica e la prevenzione dell’apoptosi neuronale. Inoltre si ha un rilassamento muscolare e una riduzione dell’infiammazione, che aiuta nella gestione del dolore e della spasticita`. "Nel nostro Ospedale- commenta Giuditta Niccolai, direttore sanitario -accogliamo pazienti con esiti da ictus in fase subacuta prevalentemente dai territori della Valdinievole e Pistoia, che necessitano del trattamento riabilitativo intensivo in regime di degenza nella struttura diretta dalla dottoressa Martina Boni. Avere la possibilità di utilizzare la craniopuntura nella fase precoce post-stroke è interessante: i risultati della riabilitazione con agopuntura sono superiori a quelli della sola riabilitazione neuromotoria".

Emanuele Cutsodontis