Pieve a Nievole (Pistoia), 8 agosto 2024 – Al circolo di Tiro a volo di Pieve a Nievole e Montecatini contano i minuti per il rientro del loro eroe. Dopo la medaglia d’oro vinta in coppia con Diana Bacosi, Gabriele Rossetti oggi, per la seconda volta in carriera, farà ritorno da eroe nella sua Valdinievole.
Ponte Buggianese, il Comune da dove proviene, ha prima sofferto per l’eliminazione nella gara individuale di skeet, ma poi ha esultato e goduto per il nuovo oro portato a casa nella gara mista in coppia con Diana Bacosi, con cui Gabriele ha confermato di avere un feeling incredibile.
Ad aspettarlo questa sera ci saranno anche mamma Isabella, il fedele cane Rio (arrivato dopo una scommessa vinta proprio con la madre in occasione dell’oro vinto in Brasile ndr) e Marco Benucci, presidente del circolo, una sorta di Coverciano dei tiratori italiani. Qui passa ormai da decenni il meglio del tiro a volo italiano. Anzi, facciamo del tiro a volo internazionale: basti pensare che per il torneo in memoria del padre Bruno in programma a settembre, qui arriveranno atleti da tutto il mondo.
Bruno, un nome speciale per Rossetti, un nome che evoca babbo a cui ogni medaglia è dedicata. Anche quella di Parigi, arrivata dopo quella di Rio. "Averlo visto guardare verso il cielo con la medaglia al collo mi ha commosso – dice mamma Isabella che aspetta il suo Gabriele per abbracciarlo –. Gabriele ha dimostrato ancora una volta tutta la sua forza e il suo cuore. Ho visto la finale da sola, come faccio sempre in queste occasioni. Sono emozioni particolari che cerco di tenere per me. Gabriele lo considero come un eroe, un mito non solo della Valdinievole. È molto legato a questa terra, qua è nato e cresciuto e dal babbo ha imparato tutto".
Dal babbo ha imparato anche a sapere riprendersi dopo una delusione. La gara individuale, compromessa da quei tre errori nella prima serie, è stata una delusione che Gabriele ha dimenticato in fretta, come solo i campionissimi sanno fare. E così, dopo aver mancato l’accesso alla finale soltanto agli shoot out, ha aumentato il livello di concentrazione, non fallendo più un colpo. 175/175 l’incredibile statistica messa su da Gabriele, un contributo decisivo per trionfare insieme a Bacosi.
«Gabriele in quei momenti è come se entrasse in una bolla – dice Benucci –. Riesce a concentrarsi solo sull’atto da compiere. è un mito, un fuoriclasse di questa disciplina. Ripetersi è una cosa difficilissima in uno sport così complesso, dove concentrazione, freddezza, precisione devono tutte raggiungere un livello altissimo. E Gabriele in queste occasioni riesce a essere incredibile. Lo aspettiamo per fare festa con lui. Ci sono tante persone che gli voglionobene e che lo voglio abbracciare dopo questo nuovo trionfo".
Un trionfo che ne chiama altri. Basta una rapida ricerca per vedere quanto il ventinovenne di Ponte Buggianese ha vinto in carriera, ma tutto questo non basta. Non per chi ha una classe come quella di Rossetti, un dono di Dio affinato grazie agli insegnamenti del padre. L’obiettivo è già fissato, fra quattro anni, a Los Angeles, per un nuovo sogno olimpico. "Sono certa che Gabriele pensi già a quello – dice mamma Isabella –. Ora prò godiamoci questo momento di festa". E che festa sia.
Niccolò Casalsoli