Montecatini Terme (Pistoia), 29 marzo 2024 – Era in Italia dal 2023, aveva chiesto lo status di rifugiato politico e risultava domiciliato da un connazionale a Pieve a Nievole, nella zona di corso Matteotti. Sono questi i nuovi particolari che emergono sul magrebino di circa trent’anni, ucciso con una coltellata all’arteria femorale e ritrovato un mese dopo il delitto in una camera dell’ex Hotel lmpero, in viale Bicchierai. A fare l’orrenda scoperta sono stati alcuni operai che stavano effettuando una serie di interventi per la messa in sicurezza della struttura, al momento oggetto di una vendita giudiziaria e affidata all’Isveg. L’ex Hotel Impero è ormai da tempo oggetto di continue effrazioni da parte di sbandati di ogni genere, che trascorrono qui la notte. Lo scorso novembre, una giovane donna è precipitata dal balcone della struttura per sfuggire a un tentativo di violenza sessuale, per fortuna senza conseguenze irreparabili.
Per risalire all’identità del magrebino, durante l’autopsia, i medici hanno dovuto iniettargli un liquido vischioso sottopelle per distendere i tessuti, ormai rinsecchiti dal trascorrere del tempo, e rilevare le impronte. L’uomo, come appurato in seguito, era già noto alle forze dell’ordine per alcuni piccoli reati. I carabinieri della Compagnia di Montecatini, non appena entrati nell’albergo, hanno trovato un altro spettacolo agghiacciante: venticinque camere presentavano segni evidenti di bivacchi e sporcizia di vario genere, persino escrementi. Gli sbandati che frequentavano la struttura non si sono fatti alcun problema a dormire in condizioni simili. Secondo le prime ipotesi, non appena venuti a conoscenza del delitto, i frequentatori illegali della struttura hanno smesso di frequentarla, ma non per disagio a dormire vicino a un corpo senza vita o umano rispetto. Un cadavere, prima o poi, avrebbe richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine, e nessuno di questi soggetti vuole noie di alcun genere.
Perché è stato ucciso il giovane magrebino? Le cause possono essere molteplici: si va dalla rivalità per un posto letto alla lite per una donna, fino a culminare nel traffico di stupefacenti. In base ai rilievi, la vittima sarebbe stata uccisa all’improvviso, senza rendersi conto di ciò che stava accadendo. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Claudio Curreli, proseguono senza sosta per accertare come sono andati davvero i fatti e, soprattutto, giungere all’arrestato di chi ha commesso questo terribile delitto.