Pescia (Pistoia), 13 gennaio 2025 – Tragedia sul lavoro a Pescia, dove un operaio è morto dopo essere stato travolto da un albero. In base ad una prima ricostruzione, l’uomo stava lavorando in strada in località Veneri. Sul posto, oltre al personale sanitario del 118, sono intervenuti i vigili del fuoco i carabinieri e i tecnici del dipartimento della sicurezza sul lavoro dell'Asl Toscana Centro.
Secondo quanto appreso, la dinamica della caduta dell'albero potrebbe essere dovuta al forte vento che sferza da giorni la Toscana, anche se i contorni della vicenda non sono ancora del tutto chiari. L'uomo, 59 anni, si chiamava Mario Morina ed era residente a Pescia. Dipendente di una cooperativa, si occupava della manutenzione del verde per conto del Comune. L'incidente si è verificato lungo via Vecchia Postale, una strada sterrata che porta a una zona boschiva.
"L’operaio – spiega il sindaco di Pescia Riccardo Franchi accorso sul luogo dell'incidente – doveva ripulire la strada da qualche frasca e qualche ramo. Sta di fatto che mentre stava provando a tagliare l’albero e non so neppure se avrebbe dovuto farlo, forse no, probabilmente a causa del vento quell’albero gli è caduto addosso, provocandone la morte”. "Una tragedia - commenta il sindaco -. Non si può morire così sul lavoro, era una persona conosciuta, abitava nella montagna pesciatina, una bravissima persona, sempre disponibile. Non ci sono parole, quando accadono queste disgrazie. Esprimo le mie condoglianze alla moglie e alla famiglia".
Esprime profondo cordoglio per l’ennesima vittima sul lavoro anche l’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini: “Questo continuo bollettino di vittime – commenta l’assessora – va fermato. Il lavoro non può e non deve mai tradursi nel rischio di ammalarsi, ferirsi o addirittura morire, come è successo di nuovo oggi”.
"Fermiamoci a riflettere – sottolinea il vescovo di Pistoia e Pescia Fausto Tardelli – sull'allarmante aumento di incidenti, spesso mortali, che avvengono sul lavoro. Chiediamo con forza a tutti coloro che hanno responsabilità sui luoghi di lavoro di mettere in campo tutte le possibili energie affinché sia sempre garantita la sicurezza". "Siano sempre garantite – aggiunge – le condizioni di assoluta sicurezza e non si debbano ulteriormente piangere persone che, nel compiere dignitosamente la loro fatica quotidiana, debbano, invece, trovarvi ingiustamente la morte. Mi unisco con l'affetto e la preghiera al grande dolore della famiglia, dei colleghi e dei tanti che lo conoscevano".