
Parrocchia Corpus Domini L’addio dei Giuseppini "Nel 2024 lasceremo"
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. I Padri Giuseppini del Murialdo sono in procinto di lasciare la guida della parrocchia Corpus Domini. L’addio avverrà a giugno 2024, dopo oltre sessant’anni di presenza nella zona Sud, dove hanno rappresentato un punto di riferimento per tutti i residenti, soprattutto i più giovani.
A dare la notizia, con una comunicazione distribuita in parrocchia, è stato padre Antonio Fabris, padre provinciale per l’Italia dell’ordine religioso. "Abbiamo maturato la decisione negli ultimi due anni – spiega – di lasciare come congregazione questa comunità e consegnare la parrocchia alla diocesi che provvederà ad assicurarle un pastore che la guidi. È una scelta maturata con sofferenza, perché siamo consapevoli del legame che in questi decenni si è creato tra la comunità parrocchiale e i tanti Giuseppini che si sono susseguiti per prestare il loro servizio. Abbiamo preso in esame anche uno scritto che Padre Sergio ci ha inviato, frutto di una richiesta del padre generale, nella sua visita fraterna di qualche mese fa, in cui i parrocchiani spiegavano le motivazioni che avrebbero giustificato una presenza continuativa dei Giuseppini al Corpus Domini. Motivazioni che condividiamo, ma che in questo periodo storico non siamo più in grado di assicurare allo stesso modo nelle trenta comunità della provincia Italia".
Padre Antonio ribadisce che "alla radice di questa decisione non ci sono responsabilità di nessuno. È veramente il frutto di una situazione di carenza di confratelli giuseppini che, a breve, ci vedrà fare scelte simili anche in altre realtà, soprattutto parrocchiali. Attualmente in Italia ci sono affidate 19 parrocchie e non posso nascondere che c’è uno sbilanciamento dei confratelli verso questo settore. Qui sono impegnati la metà dei confratelli in Italia. In altri settori, come i centri di formazione professionale e i centri di accoglienza, i confratelli impegnati si contano su una mano. Di questa decisione abbiamo già reso partecipe il vescovo Roberto Filippini, che già nel 2022 ci aveva chiesto di rinviare la decisione di un anno. A lui abbiamo dato la disponibilità a rimanere fino a giugno 2024, avendo il tempo di pensare alle soluzioni più opportune. Sento il bisogno di dirvi il mio grazie per il cammino fatto insieme in questi anni: per la disponibilità manifestata, per la pazienza avuta, per le tante iniziative che ci hanno reso capaci di portare una piccola luce di Vangelo nel cuore di tanta gente della vostra realtà. Vi assicuro la mia preghiera, certo anche della vostra, perché insieme continuiamo a sentirci parte della stessa chiesa e a metterci al servizio perché il Vangelo di Gesù arrivi a toccare e scaldare il cuore e la vita di tanti giovani".
Daniele Bernardini