Una graziosa bambina ha deciso di nascere a bordo di un’ambulanza della Società di Soccorso Pubblico. Il mezzo stava trasportando la madre all’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove avrebbe dovuto partorire, ma la piccola ha deciso che il suo momento era arrivato. A bordo dell’ambulanza della società di Soccorso Pubblico c’erano i volontari Simona Parisi, Dominik Mariani, Maurizio Icolari e Andrei Stoica. Sono loro stessi a raccontare la meravigliosa esperienza di assistere all’arrivo improvviso di una nuova vita. "Venerdì sera – spiegano – intorno alle 21, a bordo di un’ambulanza della Società di Soccorso Pubblico, siamo stati attivati in rosso. Siamo corsi accanto allo stadio comunale per soccorrere una donna in gravidanza, che si trovava in una macchina con quattro frecce accese. Ogni due minuti aveva le contrazioni. L’amica che si trovava con lei teneva di non riuscire ad accompagnarla in tempo".
I volontari hanno deciso di montare la donna sull’ambulanza. "In caso di evenienza – proseguono – l’infermiere che si trova a con noi ci ha detto di posizionarla sulla barella all’incontrario. L’abbiamo visitata molto velocemente: dopo averla fatta spogliare, l’infetmiere ha verificato che comunque la testa della nascitura non era in prossimità di uscita".
L’ambulanza si è diretta verso l’autostrada, mentre il sanitario si è comunque preparato a ogni evenienza, visto che la situazione non era delle migliori. "Dallo zaino pediatrico – proseguono i volontari – abbiamo preso dei telini sterili, una clamp, le pinzette con cui si va ad isolare una zona del cordone ombelicare per poter eseguire il taglio che separerà il bimbo dalla placenta, e il sacco per perdite ematiche. Alla donna abbiamo messo un ago nell evenienza. Durante il tragitto le contrazioni sono diventate sempre più corte e durature . Poco prima del raccordo che ci avrebbe portato all uscita per Pistoia, intorno alle 22, la madre ha stretto forte la mano di una ragazza e subito dopo abbiamo conunciatoa intravedere la testa uscire".
A quel punto, l’infermiere ha chiesto alla donna di spingere. È uscita la testa e basta e i volontari e i sanitari non capivano se intorno al collo avesse il cordone. "Abbiamo insistito perché la donna spingesse più forte – proseguono i volontari – La bambina è venuta fuori senza cordone attorno al collo. Abbiamo tirato un sospiro di sollievo. La piccola ha fatto un piantino e ha smesso poco dopo. L’infermiere – concludo i volontari – le ha strofinato la schiena e lei allora ha fa fatto un altro piantino. Abbiamo preparato la sacca per le perdite ematiche e aperto le clamp. L’nfermiere ci ha chiesto di tenere la bambina in mano così almeno lui faceva la manovra con le clamp. Una volta fatto la abbiamo messa in braccio alla madre. Erano le 22.05. Abbiamo coperto la bambina e la madre con i telini e, una volta giunti in pronto soccorso, le abbiamo affidate al personale medico e sanitari".
Daniele Bernardini