Pescia, aumentano i costi per i cittadini. Mensa e scuolabus più cari. E ora c’è anche la tassa di soggiorno

Il Comune ha approvato le misure che mirano a risanare i conti in difficoltà dell’amministrazione

Il sindaco di Pescia Riccardo Franchi

Il sindaco di Pescia Riccardo Franchi

Pescia, 25 febbraio 2024 – Nella conferenza stampa dello scorso 4 gennaio, in cui il gruppo di maggioranza e la Giunta comunale di Pescia affrontarono il tema del bilancio, l’assessore Vittorio De Cristofaro si pronunciò molto chiaramente: "Adotteremo misure impopolari. Una volta sistemati i numeri si potrà operare per il benessere dei cittadini. Dovremo fare un bilancio ‘lacrime e sangue’". Poco più di un mese dopo, sono arrivati i provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale. Provvedimenti che non hanno mancato di sollevare polemiche, da parte dei rappresentanti dei gruppi di opposizione, ma anche di molti cittadini.

Sono stati approvati i costi di molti servizi a domanda individuale, a partire da quelli scolastici: la mensa, il servizio pre e post scuola, il trasporto. Per quanto riguarda il servizio mensa, peraltro, l’aumento è successivo alla gara di appalto che era stata aperta la scorsa estate, che di per sé aveva comportato un aumento nel costo del 21%. Aumentano anche i costi per le attività al Teatro Pacini, siano per l’organizzazione di convegni, eventi formativi o spettacoli. Sale il costo dell’occupazione del suolo pubblico, che adesso potrebbe interessare anche le associazioni di volontariato, che fino a oggi erano escluse. Portate al massimo anche le aliquote IMU per attività commerciali e laboratori. Arrivano, infine, nuove tassazioni, che fino a ora non erano previste.

È stata istituita anche a Pescia la tassa di soggiorno, 1.50 euro al giorno nelle strutture alberghiere a 4 stelle, che diventano 1 euro quotidiano per tutte le altre strutture, rifugi, affittacamere, bed&breakfast, appartamenti, alberghi fino a 3 stelle. E poi, nel regolamento di polizia mortuaria è stata inserita una tassa di 80 euro per ottenere, in caso di cremazione, l’autorizzazione all’affidamento alla famiglia delle ceneri. Da adesso, inoltre, l’accesso ai musei cittadini non sarà più gratuito, ma soggetto al pagamento di un biglietto del costo di 5 euro, che darà il diritto a visitare sia la Gipsoteca Libero Andreotti che il rinnovato Museo Civico.

Per quanto concerne i servizi scolastici a domanda individuale, l’aumento è retroattivo, e vale dall’inizio dell’anno scolastico. Il vice sindaco Luca Tridente lo aveva dichiarato in gennaio: "Non immaginavamo che la realtà fosse così tragica, finora a Pescia sono state raccontate favole sul bilancio". E queste sono le prime conseguenze per le tasche dei cittadini.

Emanuele Cutsodontis