DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Malamovida a Montecatini, petizione dei residenti: “Risse con spranghe e urla a notte fonda”

Il documento firmato da oltre ottanta persone: “Caos in piazza XX Settembre, ora basta"

Residenti e commercianti protestano contro la situazione che si è venuta a creare in piazza XX Settembre nelle ore notturne (Goiorani)

Residenti e commercianti protestano contro la situazione che si è venuta a creare in piazza XX Settembre nelle ore notturne (Goiorani)

Montecatini Terme, 7 giugno 2024 – Disturbo della quiete pubblica, schiamazzi, confusione e litigi violenti: un gruppo di residenti in piazza XX Settembre non ce la fa più e chiede l’intervento delle istituzioni. Una petizione con oltre ottanta firme è stata inviata alla prefettura, alla questura, al Comune, al commissariato, alla Compagnia dei carabinieri, e alla polizia municipale. Il documento è stato consegnato anche all’Asl Toscana Centro, all’Arpat e al difensore civico della Regione. "Gli schiamazzi notturni – dicono i firmatari- da cui possono nascere situazioni che spesso finiscono in risse con spranghe, interessano l’intera area a causa di alcune attività di somministrazione che non rispettano le regole".

Residenti e titolari di attività commerciali segnalano alle istituzioni "la presenza di numerosi avventori, oltre un centinaio e tra questi anche molti minorenni, che a partire dalla mezzanotte di ogni giorno e sino alle 8 di mattina, consumano bevande alcoliche. Occupano tutto il marciapiede e il parcheggio antistante, producendo schiamazzi urla e rumori che impediscono letteralmente ogni attività domestica e rendono inoltre impossibile il sonno e il riposo". I residenti della zona di piazza XX Settembre rilevano che "numerose e costanti siano ormai le sentenze che hanno condannato i gestori di un pubblico esercizio alla pena prevista non solo per i rumori che provengono direttamente dall’esercizio medesimo, ma anche per gli schiamazzi o i rumori procurati dai clienti".

La Corte di Cassazione, ricorda la petizione, ha stabilito che "la qualità di gestore di un esercizio pubblico comporta l’assunzione dell’obbligo giuridico di controllare che la frequentazione del locale da parte dei clienti non sfoci in condotte contrastanti con norme concernenti la polizia di sicurezza". La pronuncia precisa che "la gestione di un locale di intrattenimento deve fare in modo di impedire che i clienti di quel locale facciano schiamazzi e rumori che, per la durata, l’intensità o per le modalità dell’esecuzione per le circostanze di tempo e di luogo, siano idonei a provocare una sensazione psichica di disagio e di intolleranza a tutti coloro che si trovino a diretto contatto con il luogo ove gli schiamazzi e i rumori si verificano". L’ultimo episodio si è verificato domenica mattina. "Alcune persone – racconta una donna – ubriache dalla notte precedente, hanno iniziato a picchiarsi intorno alle 8, mentre la gente andava a fare colazione in centro".