REDAZIONE MONTECATINI

Picchia e perseguita la fidanzata. Arrestato dalla polizia dopo la fuga

La donna era stata trovata in casa con tagli alle gambe. Prima di scappare lui l’aveva anche derubata. L’uomo, marocchino, era ricercato pure per una rissa avvenuta anni fa in cui era morto un connazionale. .

La vittima lo aveva denunciato dopo una serie di violenze

La vittima lo aveva denunciato dopo una serie di violenze

Pensava di essere sfuggito alla giustizia e che non avrebbe mai pagato il conto per i gravi atti di stalking e le violenze commesse nei confronti della ex fidanzata. Non aveva però fatto i conti con gli agenti del commissariato di Montecatini, diretto dal vicequestore Fabio Pichierri. La polizia di Stato, dopo un’impegnativa attività per rintracciare l’indagato, in apparenza scomparso nel nulla, ha arrestato un 35enne originario del Marocco, con l’accusa di atti persecutori aggravati.

Tutto è iniziato lo scorso dicembre quando, attraverso il numero unico di emergenza, la sala operativa ha ricevuto la segnalazione di una violenta lite in corso tra un uomo e una donna, entrambi magrebini, in una abitazione del centro. Quando gli agenti sono giunti sul posto nella casa hanno trovato solo lei. La donna, in preda all’ansia, giaceva in terra coperta di lividi e ferite, e aveva tagli a entrambe le gambe. Parte dei mobili e dell’arredo all’interno dell’abitazione era stata danneggiata o distrutta, a riprova della violenta lite avvenuta nella casa. La donna, che in un primo momento non ha dato indicazioni precise sull’aggressore, ha aggiunto che l’uomo, prima di lasciare l’appartamento, si era impossessato del suo telefono e di una collana d’oro strappandogliela dal collo.

Le successive indagini di polizia giudiziaria hanno portato alla sua identificazione e la donna, nei giorni successivi, prendendo coraggio, durante la identificazione fotografica lo ha riconosciuto, sporgendo denuncia-querela nei suoi confronti. La vittima ha riferito che l’ex- fidanzato, nel corso della loro convivenza, ha mostrato di essere un uomo aggressivo fortemente geloso di lei e con gravi problemi di dipendenza dall’alcool. Per questo, aveva deciso di interrompere la relazione. Per convincerla a tornare con lui, l’uomo si è comportato sempre peggio, le proprie condotte persecutorie, minacciose e moleste, tanto da appostarsi per ore sotto il suo appartamento, seguirla nel corso dei suoi movimenti e frequentazioni e, talvolta, incrociandola direttamente si era rivolto a lei con frasi minacciose, ripetute anche su Facebook, utilizzando un falso account, e con messaggi tramite Messenger.

Il tribunale di Pistoia, in base alle indagini, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del marocchino, ma lui sembrava essere sparito dal territorio nazionale. Grazie alle indagini svolte dalla squadra di polizia giudiziaria del commissariato, anche attraverso attività, venerdì sera è stato rilevato che il soggetto era in movimento dalla provincia di Livorno in direzione Firenze. Una volta accertata la sua posizione sul territorio termale, è stato rintracciato e tratto in arresto, per poi essere trasferito in carcere a Pistoia.

Nei confronti dell’arrestato, sotto un falso nome fornito in passato nel corso dei controlli di polizia, è risultata gravare un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel 2015 dal tribunale di Firenze. L’uomo è ritenuto responsabile, in concorso con altri connazionali, della partecipazione a una rissa aggravata, durante la quale i soggetti coinvolti si erano colpiti reciprocamente tra loro con pugni, calci, lancio di bottiglie in vetro, avvenuta a Cerreto Guidi, Stabbia, il primo gennaio 2015. Durante lo scontro, uno dei partecipanti è deceduto in conseguenza delle lesioni riportate.

Daniele Bernardini