SIMONE LO IACONO
Cronaca

Pietre dedicate a eroi: "Le vittime nazi-fasciste non siano dimenticate"

I 37 inciampi posti in piazza Banditori ricordano anche l’Eccidio del Padule. Il sindaco Tesi: "La memoria è il fondamento di un futuro libero da odio".

Le pietre di inciampo installate in piazza Banditori a Ponte Buggianese (Goiorani)

Le pietre di inciampo installate in piazza Banditori a Ponte Buggianese (Goiorani)

Anche il Comune di Ponte Buggianese ha il suo luogo dedicato alle pietre d’inciampo, pronte a ricordare ogni giorno le vittime delle stragi nazifasciste, avvenute tra il luglio ed il 23 agosto del 1944, giorno del triste Eccidio del Padule di Fucecchio. La cerimonia che ha portato alla loro posa, si è tenuta il 25 aprile, in occasione dell’80° anniversario della Festa della Liberazione. Queste 37 pietre sono state collocate attorno al monumento di Iorio Vivarelli, già dedicato ai caduti di tutte le guerre, situato presso la piazza intitolata ai Fratelli Banditori.

Le 37 persone ricordate erano principalmente donne, vecchi e bambini, abitanti a Ponte Buggianese, presenti lì come sfollati. La più giovane di esse era Malfatti Inghilesco, di soli 9 anni. Le altre invece sono: Bendinelli Antonio; Benedetti Rigoletto; Cappelli Giuseppe; Cardelli Pellegrino e Rocco; Cecchi Domenico; Federighi Maria; Ferlini Giancarla; Giuntini Rino e Roberto; Lucchesini Narciso; Magrini Domenico, Giuseppe, Guido ed Ivo; Moschini Antonio; Pagni Guido; Paolettoni M. Dina; Parenti Alberto e Lia; Pinochi Celestino; Quiriconi Ettore e Marino; Spadoni Agostino; Arzilli Alcibiade; Barsali Giulia e Lina; Bendinelli Valeria; Guelfi Narciso; Guiducci Gianfranco; Incerpi Giuseppe; Lucchesi Agostino; Mangnani Enrico; Malfatti Evandro; Pollastrini Emilia; Settepassi Sandra.

Nel corso dell’evento, in prima fila anche i ragazzi del Consiglio Comunale dei ragazzi di Ponte Buggianese. È a loro che principalmente si è rivolto Remo Mazzei, presidente del Comitato Martiri, che aveva 6 anni quando avvenne l’Eccidio. Anche altri superstiti e parenti di chi non c’è più, hanno preso la parola. Maria Grazia Baldi, vicesindaco e assessore alla Cultura del comune pontigiano, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile quest’opera, come Lorenzo Bartoli, capogruppo al Consiglio Comunale, e l’architetto Antonio Del Tozzotto e l’inggnese Selena Gentili. "Come amministrazione comunale cerchiamo di fare vivere questa memoria in tutti noi – ha detto la Baldi –. Questi principi devono rimanere soprattutto nei giovani. Devono tramandarli e devono ricordarseli sempre. Gli ultimi superstiti stanno scomparendo. Noi stiamo invecchiando. È bene che i ragazzi li ascoltino e li portino avanti".

"Queste pietre d’inciampo – ha dichiarato il sindaco Nicola Tesi – ci ricordano come la memoria è il fondamento di un futuro libero da odio e discriminazioni, e di quanto siano importanti i principi di libertà e democrazia, che devono essere celebrati non solo in occasione del 25 aprile, ma sempre. In un monito per tutti noi, ma soprattutto per le nuove generazioni".

Simone Lo Iacono