Ponte all’Abate, caos viabilità. Il comitato delle frazioni attacca: "Basta sacrifici per i collodesi"

Il comunicato contro le amministrazioni di Pescia e Villa Basilica: "Solito teatrino, è l’ora di svegliarsi". I tempi per raggiungere la Valdinievole e la Lucchesia si sono allungati: "Si sfrutti il versante lucchese".

Ponte all’Abate, caos viabilità. Il comitato delle frazioni attacca: "Basta sacrifici per i collodesi"

Ponte all’Abate, caos viabilità. Il comitato delle frazioni attacca: "Basta sacrifici per i collodesi"

L’Associazione ’Per Pescia e le sue Frazioni’ attacca le amministrazioni comunali di Pescia e Villa Basilica sui lavori al ponte di Ponte all’Abate. "Il neo eletto sindaco di Villa Basilica ha iniziato a fare le bizze – afferma – Non è contento della nuova viabilità, vorrebbe imporre le sue idee al sindaco di Pescia". Il Comitato ricorda che il Comune di Capannori lo scorso 17 aprile ha pubblicato modifiche a viabilità e percorsi alternativi, "è inutile pretendere ora ciò che la giunta uscente non è riuscita ad ottenere", commenta. I tempi per raggiungere la Valdinievole o la lucchesia o andare a Villa Basilica si sono allungati: "E come sempre si vuole sacrificare Collodi, proponendo alternative sbagliate".

Al Comitato non piace l’indicazione di mettere a doppio senso di marcia via di Confine con Capannori. "È ora di svegliarsi e capire che Collodi e i collodesi non possono essere sempre sacrificati per agevolare le necessità di altri comuni confinanti" attacca il Comitato, ribadendo il no a strade a doppio senso e chiedendo ai due sindaci di chiedere congiuntamente i finanziamenti per ulteriori studi sulla viabilità esterna alternativa. "La soluzione migliore è sfruttare il versante lucchese – prosegue – dal momento che anche Bernacchi, presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, si è reso disponibile a concedere i terreni su cui far passare la nuova strada".

Il consiglio è quello di affidare lo studio a un ente super partes, come il Dipartimento di Scienza della Terra dell’Università di Pisa. "È quello che serve per uno studio scrupoloso e approfondito del territorio su cui realizzare una nuova viabilità". I collodesi ricordano i 120 mila euro investiti nello studio di una società di Modena, che non avrebbe convinto chi ha partecipato sua presentazione nel corso dell’assemblea del 3 aprile. L’associazione ricorda i problemi che lo studio Mangoni di Agliana, nel 2018, evidenziò sui ponti della Panigada e di Via Pasquinelli, "che a fatica sopporteranno il forte aumento del traffico qui dirottato".

"Se le amministrazioni avessero lavorato in maniera costruttiva e collaborativa – commenta il Comitato – il problema a oggi non sussisterebbe", chiedendo di lavorare per il bene pubblico, "sperando che le attività commerciali, industriali e turistiche sopravvivano alle scelte fino a oggi scellerate".

Emanuele Cutsodontis