REDAZIONE MONTECATINI

Ponte all’Abate, l’odissea si allunga di tre mesi

Il sindaco di Larciano Lisa Amidei, consigliere provinciale con delega alla Viabilità, è intervenuta per illustrare lo stato dell’essere dell’intervento...

Saranno almeno altri tre i mesi di disagio per gli abitanti e per l’economia di Ponte all’Abate

Saranno almeno altri tre i mesi di disagio per gli abitanti e per l’economia di Ponte all’Abate

Il sindaco di Larciano Lisa Amidei, consigliere provinciale con delega alla Viabilità, è intervenuta per illustrare lo stato dell’essere dell’intervento sul ponte di Ponte all’Abate, dopo che la ditta esecutrice dei lavori, Intersonda, ha ottenuto la proroga di 90 giorni per il termine dei lavori. "In questo momento abbiamo due cantieri aperti su ponti a elevato impatto veicolare – spiega Amidei – in entrambi i casi abbiamo dovuto fare i conti con strutture obsolete che, una volta iniziati i lavori, hanno manifestato gravi stati di ammaloramento che necessitano interventi urgenti e invasivi. È chiaro che imprevisti come questi allungano inevitabilmente i tempi di lavoro ma, dal momento che l’obiettivo è quello di ripristinare le condizioni di sicurezza di passaggi essenziali, diventa necessario stringere i denti e sopportare i disagi che si possono arrecare. La priorità dell’ente che rappresento resta quella di eseguire prima possibile tutte le operazioni e riconsegnare ai cittadini un nuovo ponte conforme alle normative di sicurezza. Inoltre la Provincia si impegna a valutare la possibilità di aprire con un senso unico alternato in anticipo rispetto alla conclusione dei lavori se questo non comporterà un allungamento eccessivo delle tempistiche".

Si allunga ulteriormente, quindi, il periodo di grave difficoltà per le aziende commerciali, artigianali e industriali della zona, che vedono di nuovo allontanarsi il momento del ritorno alla normalità. Sulla questione è intervenuto il vicesindaco Luca Tridente. "Abbiamo sollecitato numerose volte la Provincia per avere un cronoprogramma aggiornato dei lavori – esordisce –. A oggi, nessun documento ci è stato consegnato e siamo veramente amareggiati di questa situazione: ci era stato assicurato che entro la fine dell’anno avremmo ricevuto il cronoprogramma, questa mancanza rappresenta un fatto grave per noi. Questa mattina ho scritto alla Provincia di Pistoia ricordando innanzitutto che la chiusura del ponte sta arrecando disagi alla cittadinanza e danni economici alle attività economiche e produttive della zona e che occorre il massimo rispetto nella trattazione della questione. Come amministrazione, pretendiamo di avere una data certa sulla fine totale dei lavori e informazioni circa la possibilità di riaprire il ponte almeno a senso unico alternato per le autovetture, ipotesi prospettata dal direttore dei lavori. Abbiamo urgenza di conoscere le tempistiche anche per interfacciarci con la Regione Toscana per gli adempimenti in ordine a meccanismi di ristoro a favore di queste attività".

Emanuele Cutsodontis