EMANUELE CUTSODONTIS
Cronaca

Ponte all’Abate, nuovi ritardi. Il 10 aprile riapertura difficile: "Lavori finali per tutto il mese"

Le notizie che filtrano dal cantiere parlano di slittamento, ma la Provincia non ha ricevuto comunicazioni .

C’è preoccupazione, a Collodi e a Ponte all’Abate, per lo stato dell’essere dell’intervento in corso sul ponte sulla via Provinciale Lucchese. La data annunciata per la riapertura della struttura, il prossimo 10 aprile, si sta avvicinando, ma voci riportate anche da alcuni organi stampa, raccolte da alcuni commercianti della zona e, sembra, provenienti dagli operai del cantiere, fanno temere che non sia possibile rispettare la scadenza fissata dalla Provincia di Pistoia. Sarebbe in arrivo, insomma, un nuovo slittamento della scadenza: i ‘si dice’ sono che per vedere riaperta la viabilità si dovrà attendere qualche giorno in più, si parlerebbe della speranza di riapertura entro il giorno di Pasqua, ma qualcuno dice, addirittura, entro la fine del mese, oltretutto, si teme, solo a senso unico alternato. Sarebbe un nuovo duro colpo per le attività commerciali, artigianali e industriali non solo della zona, ma anche del distretto cartario di Villa Basilica: quel ponte insiste su una strada di grande importanza per il collegamento con la Provincia di Lucca, ed è chiuso, ormai, dal 17 giugno 2024, con il conseguente forte aggravio nelle spese di trasporto per le aziende e la pesante diminuzione della clientela di passaggio per i negozi.

"Allo stato delle informazioni in mio possesso – commenta il presidente della Provincia, Luca Marmo –, nessuno sa niente di questo ritardo, la ditta incaricata dei lavori non ci ha comunicato niente in proposito. Il nostro obiettivo continua a essere la riapertura del ponte il 10 aprile". Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Pescia, Riccardo Franchi: "A oggi, non ci sono notizie di ritardi, la data del 10 aprile è confermata".

Il consigliere comunale collodese Giancarlo Mandata però chiarisce: "Sembra che la data del 10 non sia stata concordata con nessuno dei lavoratori, nemmeno con i tecnici della ditta incaricata, che pare sostengano che quella scadenza non può essere rispettata. Oltretutto, la gettata dei marciapiedi è stata fatta venerdì 28, e mi dicono essere necessarie almeno tre settimane perché il cemento sia consolidato. Già questo provocherebbe lo slittamento. Serve chiarezza".

Emanuele Cutsodontis