REDAZIONE MONTECATINI

Porta Fiorentina da restaurare Banca di Pescia stanzia i fondi I lavori partiranno da settembre

L’iniziativa nasce dall’associazione "Quelli con Pescia nel cuore". Anche il Comune farà la sua parte

Porta Fiorentina da restaurare  Banca di Pescia stanzia i fondi  I lavori partiranno da settembre

Porta Fiorentina da restaurare Banca di Pescia stanzia i fondi I lavori partiranno da settembre

La Porta Fiorentina, biglietto da visita della città, necessita di interventi per preservarne gli elementi architettonici più significativi e l’aspetto d’insieme. Lo sostiene la restauratrice Laura Conca, dopo il lungo sopraluogo effettuato per conto dell’associazione Quelli con Pescia nel Cuore. La Porta fu edificata nel 1732, un accesso urbano da inserire in una nuova, più ampia cerchia muraria idonea all’espansione della città. Nello stesso anno venne abbattuta la trecentesca porta vecchia, ormai inutilizzabile.

La nuova costruzione ricopriva anche un aspetto celebrativo: il granduca Giangastone, ultimo dei Medici, cui era stata dedicata, si era prodigato per far concedere alla Chiesa cittadina il seggio vescovile (1727). L’auspicata espansione urbana non ci fu e la porta, costruita su disegno del pistoiese Antonio Tosi, rimase isolata in via Fiorentina, come un arco di trionfo.

Nel 1993 ha già subito un lungo, costoso intervento di restauro, voluto dall’associazione Amici di Pescia del professor Gigi Salvagnini, cui si era aggiunto il ripristino dello stemma mediceo; per i successivi trenta anni però non sono stati eseguiti lavori importanti per preservarne l’integrità, mentre decine di migliaia di auto vi sono transitate, con i loro fumi di scarico, provocando microtraumi, situazione migliorata da qualche anno dal divieto di transito ai mezzi pesanti. A questo si devono aggiungere i danni provocati dagli agenti atmosferici, sia alle parti in pietra serena, sia la cornice dello stemma e le sei palle medicee, in vetroresina.

La segnalazione di Quelli con Pescia nel Cuore ha toccato la sensibilità della Banca di Pescia e Cascina, che ha deliberato di intervenire con una cifra importante quanto preoccupante è la situazione della Porta. Anche l’amministrazione comunale, dato che il manufatto è di proprietà pubblica, ha deciso di fare la sua parte, finanziando il rifacimento dell’intonaco e la tinteggiatura della facciata a nord, meno nobile ma altrettanto importante. Quelli con Pescia nel cuore contribuiranno sia finanziariamente che accollandosi l’onere di seguire i lavori, molto complessi, che non inizieranno prima del mese di settembre.

E.C.