Processo all’ex sindaco Giurlani. L’appello slitta al 16 dicembre

In primo grado la corte lo aveva giudicato colpevole di peculato e abuso d’ufficio e condannato a 6 anni e 7 mesi.

Processo all’ex sindaco Giurlani. L’appello slitta al 16 dicembre

In primo grado la corte lo aveva giudicato colpevole di peculato e abuso d’ufficio e condannato a 6 anni e 7 mesi.

Dopo la condanna subita dal Tribunale di Firenze, nel mese di gennaio 2021, l’ex presidente dell’Unione Nazionale dei Comuni e degli Enti Montani della Toscana, Oreste Giurlani, aveva presentato ricorso in appello. La Corte aveva giudicato l’ex sindaco di Pescia colpevole di peculato e abuso di ufficio per reati che avrebbe commesso quando era presidente di Uncem. Il pm del tribunale di Pistoia, Tommaso Coletta, aveva chiesto una condanna a cinque anni e tre mesi di reclusione, che nella sentenza erano stati aumentati a sei anni e sette mesi, oltre all’interdizione dai pubblici uffici e alla confisca dei beni per un valore di 580mila euro. Il prefetto Gerlando Iorio inflisse a Giurlani una sospensione di 18 mesi, alla quale il sindaco aveva presentato richiesta di annullamento, respinta però dal tribunale di Pistoia. La sospensione si esaurì nel mese di luglio 2022, consentendo al sindaco di rientrare in carica. Alle elezioni amministrative successive, nel maggio 2023, Giurlani tornò a presentarsi come capolista di uno dei gruppi civici che sostenevano la candidatura di Vittoriano Brizzi, sconfitto, al ballottaggio da Riccardo Franchi.

Ieri era prevista, di nuovo al Tribunale di Firenze, l’udienza per la discussione del ricorso in appello, che, però, è stata rinviata al 16 dicembre. "Non c’è una motivazione particolare – ci ha spiegato l’avvocato difensore di Giurlani, Gabriele Melani –. Il rinvio è dovuto esclusivamente a un eccessivo carico in ruolo". A far slittare l’udienza, quindi, è stato solo un numero troppo elevato di cause da discutere in Tribunale, tanto da spingere il Magistrato a procrastinarne una gran parte. Nel processo di primo grado Giurlani è stato invece assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di traffico di influenze.