Proteste al cimitero: "Rimandate le esumazioni a dopo il giorno dei defunti"

La richiesta di alcuni cittadini: "Rischiamo di non trovare le tombe il 2 novembre". Il Comune: "Le salme non saranno toccate senza il permesso dei parenti".

Proteste al cimitero: "Rimandate le esumazioni a dopo il giorno dei defunti"

La richiesta di alcuni cittadini: "Rischiamo di non trovare le tombe il 2 novembre". Il Comune: "Le salme non saranno toccate senza il permesso dei parenti".

"Rischiamo di non trovare le tombe dei nostri cari proprio per il giorno dei defunti, il Comune non poteva posticipare di un paio di settimane le esumazioni?". Parte da qui la segnalazione che alcuni cittadini di Monsummano che hanno i propri cari sepolti nella parte del cimitero capoluogo dove è stato deciso di finire il lavoro di esumazione a partire dal 14 ottobre. "L’ultima salma dovrebbe essere tolta il 28 o il 29 ottobre – raccontano alcuni cittadini – proprio a ridosso del 2 novembre. Siccome sotto il terreno di quella zona del cimitero c’è l’acqua, i resti dei nostri cari non sono mineralizzati e quindi devono essere cremati. Tuttavia per la procedura di cremazione ci vuole del tempo e chi viene riesumato alla fine di ottobre, non sarà pronto per il giorno dedicato ai morti. Abbiamo chiesto al Comune di posticipare le esumazioni ma c’è stato un rimbalzo di responsabilità tra loro e la cooperativa La Spiga di Grano che si occupa della gestione del cimitero e dunque anche delle esumazioni. Siamo pronti anche a fare una raccolta firme per chiedere di posticipare l’operazione se non veniamo ascoltati".

La questione è delicata, a dispetto di una fredda burocrazia che non concede richieste, a quanto pare, ai cittadini che la nutrono con le proprie tasse. "Nessuno di noi è stato avvertito – concludono i cittadini – come succedeva prima dal Comune, che sarebbero iniziate le esumazioni dei propri cari. L’amministrazione si è limitata a lasciare un foglio sulle tombe a terra interessate dall’operazione. Ma chi al cimitero non può andarci più di una volta a settimana o al mese o addirittura chi abita fuori di Monsummano come può venire a sapere quando toccherà ai suoi defunti? E i resti che fine faranno se non ci saranno i familiari lì a vedere?".

Dal canto suo l’amministrazione una spiegazione la fornisce e cerca di rassicurare tutti. "Abbiamo interrotto le esumazioni lo scorso giugno – precisa l’assessore Arcangelo Crisci – perché la legge non ci consente di fare queste operazioni d’estate. Dunque adesso è il momento più opportuno e abbiamo tempo fino al prossimo aprile. Non possiamo posticipare le esumazioni tuttavia perché è necessario liberare quel terreno per la fine dell’anno e richiedere i permessi alla Asl e agli altri enti preposti per poter operare dopo novembre non è più possibile per questioni burocratiche. Tuttavia – prosegue Crisci – voglio rassicurare che tutte le famiglie saranno avvisate dalla cooperativa e finché non avranno il via libera dai familiari, non toccheranno le tombe. Dall’altro lato, vista la criticità di quel terreno, sono pronti gli ossarini per tutti e le salme che sono già mineralizzate avranno il loro spazio privato. Il problema nasce per le salme che non sono mineralizzate, la cui cremazione sarà a discrezione della famiglia che può anche scegliere in alternativa di rimettere i resti del proprio caro di nuovo in terra per altri 5 anni, anche se in altra zona del cimitero".

Arianna Fisicaro