Psicologo sotto accusa. Indagini chiuse sugli abusi. Lui resta ai domiciliari

L’investigazione partita un anno fa dalla denuncia di una ragazzina di 14 anni. Sedici le presunte vittime. L’uomo, 45 anni, ha lasciato l’ordine professionale .

Psicologo sotto accusa. Indagini chiuse sugli abusi. Lui resta ai domiciliari

Psicologo sotto accusa. Indagini chiuse sugli abusi. Lui resta ai domiciliari

Il pubblico ministero Giuseppe Grieco ha inviato l’avviso di chiusura delle indagini ai difensori dell’ex psicologo arrestato lo scorso 15 novembre dagli agenti del commissariato di Montecatini con l’accusa di aver commesso una serie di abusi sessuali aggravati nei confronti di 16 pazienti, alcune delle quali minorenni all’epoca dei fatti, tra il 2013 e il 2023. Gli avvocati Mauro Cini e Davide Pucci del foro di Prato, adesso, come prevede la legge, hanno venti giorni di tempo per chiedere che il loro assistito sia interrogato dal pm. I due legali intendono avvalersi di questa scelta prima della scadenza dei termini, dopo i quali la procura potrà presentare la richiesta di rinvio a giudizio dell’indagato. Sono salite a sedici a fine dicembre le giovani donne che hanno denunciato l’ex psicologo, un uomo di 45 anni, dimessosi dopo il provvedimento, per abusi sessuali aggravati. Altre tre donne, infatti, si sono rivolte all’autorità giudiziaria al fine di raccontare i fatti in cui sarebbero rimaste coinvolte. Fino a quel momento, a denunciare l’uomo erano state dieci ragazze, minorenni al momento dei fatti, e altre sei donne. L’ex psicologo fino ad alcune settimane fa fa era sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere nella casa circondariale di Prato. Gli avvocati Cini e Pucci, dopo il diniego del pm Grieco e del gip Patrizia Martucci, hanno ottenuto la scarcerazione del loro assistito dal tribunale del riesame di Firenze. Il provvedimento è stato favorito anche dal fatto che l’indagato abbia lasciato il suo ordine professionale.

L’uomo si trova nella sua abitazione in provincia di Pisa ai domiciliari. L’accusa di abusi sessuale è aggravata perché sarebbe stata esercitata nei confronti di alcune ragazze minori di 18 anni e ai danni di persone a lui affidate per ragioni di cura. Tra gli episodi contestati: palpeggiamenti, toccamenti e contatti diretti reiterati. I reati sarebbero stati commessi nei confronti di dieci pazienti, in base all’ipotesi iniziale degli inquirenti, di cui sette minorenni (e tra queste quattro ragazze all’epoca dei fatti con meno di sedici anni). Il provvedimento ha spinto altre presunte vittime a farsi avanti. L’indagine è nata in seguito alla denuncia di una vittima la quale, all’epoca dei fatti 14enne, ha raccontato di aver conosciuto lo psicologo durante alcuni incontri di presentazione organizzati da un istituto scolastico che frequentava, volti a far conoscere gli sportelli psicologici. Una volta attirata la simpatia di alcune giovani pazienti, secondo quanto riscontrato dagli inquirenti, lo specialista le invitava a sottoporsi a terapia privata nel proprio studio, inizialmente insegnando alcune tecniche di respirazione e rilassamento. A un certo punto, hanno confermato le vittime, lo psicologo sarebbe passato tecniche irregolari che vertevano sul contatto fisico.

Daniele Bernardini