Qualità della vita? Pistoia è ferma: "Una città di anziani, ma sicura"

La nostra provincia resta al 64° posto come nel 2022. Unico balzo in avanti per ricchezza e consumi

Qualità della vita? Pistoia è ferma: "Una città di anziani, ma sicura"

Qualità della vita? Pistoia è ferma: "Una città di anziani, ma sicura"

Senza infamia e senza lodi, nel giro di dodici mesi il report della "Qualità della Vita" pubblicato come sempre sul finire dell’anno da "Il Sole 24 Ore" non fa cambiare di una virgola la classifica della provincia di Pistoia: 64° nel 2022, stessa identica posizione anche adesso. In tutta Italia, sulle 107 province prese in esame, sono soltanto sei quelle che non ha visto oscillazioni: oltre a Pistoia, ci sono Milano (8°), Pesaro Urbino (25°), Asti (55°), Vercelli (56°) e Messina (89°). A livello nazionale la palma di miglior città in assoluto se la prende Udine, a sorpresa perché è la prima volta da quando esiste questa rilevazione (1990) che tocca ai friulani, davanti a Bologna e Trento che in questo 2023 devono cedere il passo e Pistoia, come sempre, si conferma a metà del guado anche in Toscana.

Miglior piazzamento per Firenze al sesto posto, poi 21° Pisa e 31° la vicina Prato: per la città di Giano c’è il settimo posto nel Granducato mettendosi alle spalle, di pochissimo, Livorno (66°) e leggermente più staccate Massa (72°) e Grosseto (74°). Una graduatoria che è il collage fra tutta una serie di voci che vanno analizzate ed approfondite ma che vedono Pistoia emergere in pochissimi aspetti. Quello che stupisce maggiormente è che siamo una "provincia per vecchi", verrebbe da dire: è il secondo capoluogo in Italia, al pari di Padova, per la speranza di vita che si attesta a ben 86 anni e di pochi decimi di punto alle spalle di Trento. Un aspetto da tenere di conto, alla luce del continuo invecchiamento della popolazione.

Per quanto concerne "Affari e lavoro" spunta un 40° posto complessivo, con quinta piazza regionale mentre c’è un altro podio conquistato e riguarda, nel capitolo "Ambiente e servizi" la graduatoria relativa al ruolo delle amministrazioni digitali per servizi online e accessibilità da remoto. In questo caso medaglia di bronzo a parimerito con Firenze. Fra le note negative, che quasi va in conflitto con il podio sopramenzionato, il 106° posto (penultimo in Italia, davanti soltanto a Lucca), per la qualità della vita degli anziani per la presenza di orti, biblioteche e farmaci. Pistoiesi stanziali anche alla voce "Cultura e tempo libero" (51°) mentre c’è un bel balzo per "Ricchezza e Consumi" con il 48° posto, undici in più rispetto allo scorso anno ma comunque sempre sesti in regione. Le curiosità di questa fotografia del nostro territorio comunque non finiscono qui.

Per esempio siamo 100° per furti in abitazioni e, in maniera sorprendente, ben 17° per la durata media di una causa civile: il dato nazionale è di 291 giorni, mentre nel nostro tribunale pare che si risolvano in soli 166 giorni. Altre criticità che emergono dalle cronache di tutti i giorni, infine, sono confermate anche dai numeri: 96° per la presenza di medici di medicina generale su 1000 abitanti e stessa posizione per il numero di posti letto ad elevata assistenza sanitaria. Infine, un accenno allo "storico" di tutta l’indagine: quella pubblicata è la 34° edizione e Pistoia come posizionamento migliore ha avuto il 14° del 1994 partendo dal 43° del 1990. Come annate peggiori, invece, ci sono il 78° posto del 2004 ed il 77° del 2020 con la controtendenza ripartita da dodici mesi or sono.

Saverio Melegari