Quando Roberto Vecchioni vinceva con il grande Nelumbo

Il cantautore Roberto Vecchioni ricorda la storia di successo della famiglia nel trotto, con la vittoria di Nelumbo al gran premio di Montecatini Terme nel 1954. Un'epoca di trionfi e ricchezza che si trasformò in povertà a causa di investimenti sbagliati.

Quando Roberto Vecchioni vinceva con il grande Nelumbo

Quando Roberto Vecchioni vinceva con il grande Nelumbo

C’è anche il nome di Roberto Vecchioni nel tradizionale gran premio dei quattro anni, oggi intitolato a Nello Bellei. Il grande cantautore milanese ha frequentato fin da piccolo gli ippodromi assieme al padre Aldo, grande appassionato di trotto. La prima edizione della corsa, disputata nel 1954, quando si chiamava gran premio Associazione Albergatori di Montecatini Terme, fu vinta da Nelumbo, della scuderia Evalrose, acronimo dei nomi dei componenti della famiglia Vecchioni, i genitori Eva e Aldo, e i figli Roberto e Sergio. Qualche anno prima Aldo decise di acquistare un cavallo da corsa. Incerto tra due puledri che aveva trovato in un allevamento lombardo, alla fine decise di acquistarli entrambi. E fu un gran colpo di fortuna, come ha ricordato Roberto Vecchioni. I due puledri, Nelumbo e Zima, affidati a Orlando Zamboni, cominciarono a mettersi in evidenza.

Nel 1954 Nelumbo vince a San Siro il gran premio d’Europa davanti a Nankino. Terza è Zima. Nelumbo si confermava anche nelle prove classiche di Napoli Agnano, Bologna Arcoveggio, Trieste Montebello e Ravenna Candaniano. Arrivava dunque al Sesana nel ruolo di gran favorito. Nelumbo aveva già calcato la pista montecatinese. Stavolta però il cavallo dei Vecchioni è troppo forte per gli avversari e sarà la giubba nera con bordi gialli a trionfare. Per i Vecchioni è l’ennesimo successo. Soddisfazioni, ma le vittorie portano anche una bella somma in famiglia, che Aldo, gran giocatore, pensa bene d’investire costruendo una casa nei pressi del casinò di Saint Vincent. "Finì – ha raccontato Roberto Vecchioni nel suo libro ’La vita che si ama’ – che in un solo anno diventammo poveri, ma poveri davvero, di quelli che se mangiano la sera la mattina stanno digiuni la sera".

Niccolò Galligani