Le indagini della squadra mobile di Pistoia sono proseguite senza sosta. Grazie all’estrapolazione dei fotogrammi acquisiti, insieme a ulteriori riscontri incrociati eseguiti durante l’investigazione, come attività tecnica di intercettazione telefonica e ambientale, tabulati e celle telefoniche, nonché servizi di osservazione, controllo e pedinamento, i poliziotti sono risaliti all’identità dei soggetti a bordo dell’autovettura, finiti poi in arresto. Lo stesso schema investigativo usato per il rogo al Kursaal, è stato applicato in seguito dell’episodio incendiario che, ad aprile 2024, ha interessato il locale La Villa Resort.
Dall’analisi dei fotogrammi estrapolati dalle telecamere di videosorveglianza, è emersa subito una forte similitudine nella fisionomia tra il soggetto che la notte del 23 marzo ha incendiato Il Principe e quello che due settimane dopo ha agito a Pieve a Nievole. Anche il modus operandi è risultato analogo, con l’utilizzo di una tanica in plastica contenente liquido infiammabile. Gli ulteriori riscontri emersi dall’attività tecnica hanno permesso di attribuire tali eventi allo stesso esecutore materiale dell’incendio divampato al locale Il Principe. Gli indagati, in seguito della notifica dell’ordinanza, sono stati portati nel carcere Santa Caterina di Pistoia a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.
Il sindaco Claudio Del Rosso si congratula con le forze dell’ordine per il risultato raggiunto. Da lui arriva anche un commosso ricordo di Alfredo Pasquinelli, l’imprenditore di 79 anni appena scomparso, proprietario del fondo incendiato al Kursaal. "Faccio i complimenti alla squadra mobile per la celerità con cui è stato risolto il caso – dice Del Rosso –. Mi dispiace solo che Pasquinelli non sia più con noi per poter vedere che i responsabili sono stati individuati. Il nostro pensiero va a lui".
Da. B.