Commossi i giovani del gruppo di Sant’Antonio alla notizia della scomparsa di Papa Francesco, che fa parte dell’unità pastorale che comprende anche Santa Maria Assunta. A novembre dello scorso anno, Il Pontefice aveva scritto loro una lettera attraverso la segreteria dello Stato Vaticano. Il Papa aveva così replicato a a una epistola che i ragazzi gli avevano inviato nel luglio precedente, allegando una copia del giornalino ’Parrocchiando’. A scrivere l’epistola per conto del pontefice, era stato l’assessore monsignor Roberto Campisi, che si occupa della sezione per le relazioni con gli stati e le organizzazioni internazionali. Un braccio destro di Papa Francesco. "Cari giovani – aveva scritto – con la vostra lettera avete reso il pontefice partecipe del significativo impegno in codesta parrocchia e nella pubblicazione bimestrale del giornalino, chiedendo un segno di paterna vicinanza. Ognuno di voi doni anche solo un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito sapendo che, nello spirito di Gesù, ciò può diventare per chi lo riceve un seme fecondo di speranza".
Emozionati e orgogliosi, i giovani montecatinesi avevano condiviso la lettera in vari gruppi whatsapp. Il primo maggio del 2024, accompagnati da don Gianluca Diolaiuti (co-parroco dell’unità pastorale con don Francesco Gaggini, arrivato di recente da Cintolese) erano andati a Roma per partecipare a un’udienza del Papa. Così, avevano poi deciso di scrivergli nella speranza di ricevere una risposta. Poi puntualmente arrivata.
Giovanna La Porta