"Qui grazie a due angeli" Laura incontra Massimo

La donna, di Monsummano, ha abbracciato chi le portò la sacca per il trapianto "Se sono ancora viva lo devo a lui e al mio gemello genetico in Canada" .

Quasi sempre la donazione di midollo è un gesto anonimo e nemmeno chi consegna le sacche con le cellule per il trapianto conosce il donatore o il ricevente. Stavolta invece la ex paziente ha un volto e un nome; era presente nella stessa stanza con il "traghettatore" che quel "dono della vita" lo prelevò e lo consegnò a destinazione. L’occasione è stata la presentazione del libro "Vite per la vita" alla biblioteca delle Oblate di Firenze. Il libro raccoglie le testimonianze di alcuni volontari del Nopc (Nucleo operativo di protezione civile), l’associazione fiorentina specializzata in logistica dei trapianti che preleva e consegna in tutto il mondo le sacche con le preziose cellule. Il "dono della vita", lo chiamano i volontari stessi, sempre alle prese con aeroporti, burocrazia, ritardi e impedimenti di ogni tipo che però non hanno finora impedito di portare a termine la bellezza di oltre dodicimila missioni in trent’anni di attività. Alla presentazione del libro c’era il presidente del Nopc, Massimo Pieraccini, ma anche la donna che alcuni anni fa ricevette il dono che le salvò la vita. Si chiama Laura Montesano e vive a Monsummano Terme. "Massimo è il mio angelo senza ali. Il 12 gennaio 2007 è la data della mia rinascita; ero ammalata da marzo 2003. Quel 12 gennaio la sacca prelevata in Canada arrivò a Bologna, dove ero ricoverata. Ero molto agitata – racconta Laura – perché avevo paura che la sacca non arrivasse, tutto poteva accadere. Quando sei chiusa da sola in una camera sterile per 24 su 24 i pensieri sono tanti... ma a mezzogiorno e un quarto la sacca del midollo entrò nella mia stanza". "Se sono qui lo devo ai donatori, al mio gemello genetico e al mio angelo senza ali, Massimo Pieraccini", conclude.

Il Nucleo operativo di protezione civile, Nopc, nasce a Firenze nel 1993 quando in Toscana i trapianti di organi iniziarono a essere una realtà terapeutica importante e serviva un partner logistico per supportare in modo adeguato le esigenze delle equipe impegnate in questo complesso percorso terapeutico. I risultati furono da subito promettenti, tanto che il Nopc ha tenuto a battesimo e supportato tutti i centri trapianti di organi e tessuti organi e tessuti della Toscana.

Luca Boldrini