Rabbia e mani nei capelli davanti al maxischermo. La gioia per il popolo Herons è rimandata

Altalenta di emozioni per il pubblico arrivato nell’impianto termale. La beffa finale brucia.

Rabbia e mani nei capelli davanti al maxischermo. La gioia per il popolo Herons è rimandata

Rabbia e mani nei capelli davanti al maxischermo. La gioia per il popolo Herons è rimandata

La bomba di Vasl ha rovinato la festa del popolo Herons arrivato al PalaTerme per assistere a gara 3 di finale playoff davanti al maxischermo allestito per l’occasione. I tifosi rossoblu sognavano di poter esultare al termine del match per il salto di categoria. E invece, l’appuntamento con la storia per Montecatini è quantomeno rimandato a domani, quando si disputerà il quarto appuntamento della serie, sempre ad Avellino.

Non appena sono stati aperti i cancelli, attorno alle 20, ecco la corsa dei sostenitori presentatisi in via Cimabue per fare il loro ingresso nella struttura. Un tran tran nell’attesa della palla a due, alzata poco dopo al Pala Del Mauro, a centinaia e centinaia di chilometri di distanza. Ma il sostegno del popolo Herons è come se fosse arrivato fino all’Irpinia, tanto è stato il calore (e non solo per le temperature ampiamente estive) trasmesso da chi ama i colori rossoblù, sponda Fabo. A ogni canestro della truppa di coach Federico Barsotti, ecco salire l’applausometro e con esso le speranze che questo potesse essere già il giorno buono per la promozione in A2, senza dover attendere ulteriormente. Ma l’inizio sprint dei biancoverdi ha preoccupato non poco: prima il parziale di 11-2, poi 18-9 per i locali nel quarto d’apertura. La reazione veemente dei termali ha scaldato i cuori dei presenti, sull’onda dei sigilli di Arrigoni, Sgobba e Chiera. Nessuno però è sembrato illudersi che la strada fosse in discesa nella ripresa, nonostante l’inerzia favorevole ai viaggianti.

Dopo qualche minuto di pausa per rifiatare e staccare dalla tensione, via alla ripartenza e di nuovo tutti in apnea. Una ripartenza segnata da un cambio di ritmo da parte dei campani. Poi il costante punto a punto nell’ultima frazione, i canestri di Vasl e Vernazza, gli errori dei rossoblu, l’esultanza per i liberi del 78 pari firmati da Dell’Uomo a 30 secondi dal termine. E lo sconforto per la bomba decisiva di Vasl a spegnere, per una notte, i sogni di gloria della Fabo.

Francesco Bocchini