DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Montecatini “rifiuti zero”: come cambia la raccolta per obiettivi ambiziosi

Progetto presentato in Comune. Ercolini: “Cammino duro, la città è indietro”. L’assessore Bini: Vogliamo raggiungere il 75% di differenziata nel 2029”

Claudio Del Rosso, Luca Bini e Rossano Ercolini (foto Goiorani)

Claudio Del Rosso, Luca Bini e Rossano Ercolini (foto Goiorani)

Montecatini (Pistoia), 2 ottobre 2024 – “Il nostro obiettivo è quello di raggiungere il 75% di raccolta differenziata nel 2029, con una divisione molto netta e accurata dei materiali riciclabili, in modo da ottenere maggiori risorse per coprire le spese del servizio”. È questo il risultato a cui punta l’amministrazione guidata dal sindaco Claudio Del Rosso, attraverso l’adesione alla rete “Rifiuti Zero”, come ha spiegato ieri mattina in Comune Luca Bini, assessore all’ambiente. Da questa sinergia potrebbe arrivare anche una significativa riduzione dei cassonetti presenti a Montecatini, con la conseguente valorizzazione dell’arredo urbano. Rossano Ercolini, direttore del centro di ricerca di Capannori, ha illustrato la collaborazione avviata tra le due realtà. “Se teniamo divisi i flussi in modo preciso – ha sottolineato – i rifiuti non ci sono. Questa è una sfida, non c’è niente di automatico, lungo il cammino potremmo incontrare molti più problemi di quanto possiamo immaginare. Montecatini, in base a quanto risulta al 31 dicembre dello scorso anno, è in una posizione assai arretrata in Toscana per quanto riguarda la raccolta differenziata”.

Un tavolo di lavoro per affrontare le modifiche al servizio sta per essere avviato. “Insieme ad Alia, gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti – prosegue – e al Comune ci metteremo subito all’opera per valutare le azioni necessarie a una graduale modifica. Non dimentichiamo gli investimenti fatti per l’acquisto dei cassonetti intelligenti, quelli che ho ribattezzato “’ficienti’ per le loro criticità. Se, attraverso la raccolta porta a porta, integrata con le tariffe, riduciamo lo smaltimento del 70-80%, possono essere fatti investimenti importanti nel riciclaggio e nei centri di riparazione e riuso. Nelle zone meno dense, in base alle valutazioni, potranno essere lasciati i cassonetti nelle isole ecologiche”.

L’assessore Bini è pronto per questo lavoro che si svilupperà per tutto il mandato. “Forniremo presto al centro di ricerca i documenti necessari per valutare lo stato dell’arte e inizieremo a studiare le prime azioni da fare. I primi incontri saranno con albergatori e commercianti, poi vedremo i cittadini. In questo momento le città effettua il 61% di raccolta differenziata, ma si tratta di un dato ’sporcato’ da una separazione non proprio precisa delle varie tipologie di materiali. Vogliamo arrivare al 65% di raccolta differenziata nel 2026 e del 75% nel 2029. Nel quinquennio successivo, la nuova amministrazione potrà sfiorare il 90%”. Soddsfatto il sindaco Claudio Del Rosso: “Con questo atto inizia un percorso per un servizio più efficiente con tariffe più basse”, ha annunciato fiero.