Montecatini Terme, 4 dicembre 2024 – Sei minuti di puro terrore. Il portiere di notte dell’Hotel Arnolfo di via Trieste, nella zona del parco della Rimembranza, ha temuto seriamente per la propria vita, ieri, intorno all’1.30 del mattino. Il rapinatore che lo ha tenuto sotto il tiro di una pistola, non si sa se vera o giocattolo, gli ha puntato l’arma alla testa, facendolo anche inginocchiare per terra, come se stesse per avvenire un’esecuzione.
Al momento dei fatti, il portiere di notte dell’Hotel Arnolfo, un giovane di appena 23 anni, stava riposando, dopo aver terminato gli ultimi compiti della serata. Non è in momento di alta stagione, e il dipendente ha potuto andare a riposare qualche ora. All’improvviso, un rumore proveniente dagli uffici lo ha svegliato di soprassalto. Una persona stava frugando nei cassetti, illuminando il contenuto con la luce dello smartphone. In quel momento, c’era soltanto un fondo cassa di cinque euro. Il primo istinto del portiere di notte è stato quello di presentarsi davanti all’estraneo, chiedendo chi fosse e cosa stesse facendo. Sì è trovato davanti una persona molto giovane, non è da escludere un minorenne, che aveva la testa coperta dal cappuccio della felpa. Era alto e magro, e, dall’accento, non sembrava italiano.
Il rapinatore, forse penetrato nell’Hotel Arnolfo da un’entrata laterale, ha tirato subito fuori una pistola, puntandola contro il portiere di notte e iniziando a minacciarlo. È arrivato anche a mettergli l’arma sulla testa, cercando di mostrare di essere pronto a ucciderlo, se necessario. A un certo punto, il malvivente se n’è andato via con il bottino da cinque euro, ma l’incubo non era finito. Pochi attimi dopo, il rapinatore è comparso di nuovo e, questa volta, ha intimato alla vittima di tirare fuori i cinquanta euro che aveva nel portafoglio. Poi ha ripreso a minacciarlo, ordinandogli di non chiamare le forze dell’ordine o sarebbe stata peggio per lui. Poi è fuggito, dileguandosi nella notte. Il giovane, in stato di profondo choc, ha iniziato a chiamare al cellulare uno dei membri della famiglia Giannini, dal 1970, titolare dell’hotel. Quest’ultimo aveva il cellulare silenziato e solo alle 6.30 ha visto le numerose telefonate. Alle 8.30 ha parlato con il dipendente e, intorno all’ora di pranzo, il portiere di notte è stato accompagnato alla sede della Compagnia dei carabinieri di Montecatini, dove ha sporto denuncia.
«Siamo vicini al nostro dipendente che ha passato dei momenti così terribili e a tutto il nostro personale rimasto colpit da questa orribile vicenda», dice la famiglia Giannini. I terribili attimi della rapina sono stati ripresi dal sistema di videosorveglianza interna e forniti ai militari. L’ipotesi di reato è quella di rapina aggravata. Nelle scorse settimane, a poche decine di metri sono avvenute una rissa , in viale Bicchierai, e un’aggressione, nella zona del piazzale Kennedy, sempre con giovanissimi protagonisti. Daniele Bernardini