La Conferenza zonale dell’istruzione dei Comuni della Valdinievole, con Montecatini capofila, si è espressa sulle tre ipotesi di accorpamento proposte dalla Regione Toscana, che dovranno essere realizzate nell’anno scolastico 2025/2026; la possibilità era quella di proporre altre tre ipotesi rispetto a quelli indicati dalla delibera regionale. Le indicazioni riguardavano l’Istituto Tecnico Agrario Anzilotti di Pescia, da accorpare a un altro istituto del medesimo Comune, il Liceo Lorenzini; gli istituti comprensivi di Larciano e Lamporecchio; l’istituto comprensivo di Buggiano con quelli con Ponte Buggianese e Chiesina Uzzanese.
Se per gli ultimi due accorpamenti c’è stato il disco verde, per quanto concerne la scuola pesciatina la Conferenza si è espressa in modo negativo, ma al tempo stesso non è stata avanzata nessuna proposta alternativa. Questo rischia di comportare, per l’Istituto Agrario, quell’accorpamento che tutti vorrebbero scongiurare. Di contro sarebbe stataa avanzata una proposta di accorpamento per i due istituti comprensivi di Monsummano Terme, che però pare essere impossibile da realizzare nel prossimo anno scolastico.
L’ipotesi di accorpamento dell’Anzilotti nasce nel dicembre 2023: la scuola era sotto la soglia dei 900 iscritti indicata dal Governo per mantenere un dirigente scolastico e un direttore dei servizi generali e amministrativi. "La richiesta di tutti i Comuni è di salvaguardare la nostra scuola – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione di Pescia, Alina Coraci –. Ci siamo espressi tutti assolutamente contrari. Adesso tocca alla Provincia di Pistoia. Noi abbiamo fatto una richiesta, ma per gli istituti superiori la competenza è della Provincia".
Il vice sindaco di Chiesina Uzzanese, Lorenzo Vignali, in una nota esprime la sua "profonda delusione e preoccupazione" per una scelta che rischia di costare, all’Itas Anzilotti, "la preziosa indipendenza", perché la Conferenza "ha preferito non prendere una posizione chiara e propositiva", lasciando alla Regione l’ultima parola e "consentendo l’accorpamento dell’Istituto Agrario con un istituto di natura completamente diversa". Una decisione che, afferma, "infligge una grave perdita a tutto il territorio: l’Anzilotti rischia di vedere annacquato il proprio valore all’interno di un istituto che risponde a una missione educativa differente".
Vignali sottolinea l’importanza del mantenere vitale una scuola che "coltiva anche un’identità unica, radicata nei valori e nelle tradizioni. È una risorsa preziosa, che meritava tutela, specie in attesa di eventuali modifiche normative nazionali o regionali, le quali avrebbero potuto portare a una maggiore flessibilità nella gestione delle strutture scolastiche. La possibilità di preservare l’autonomia dell’Agrario rappresentava una chance concreta per valorizzare un’eccellenza locale, ma è stata sacrificata, apparentemente senza validi motivi, se non quello numerico degli iscritti".
Emanuele Cutsodontis