
Una foto del cantiere di Ponte all’Abate scattata venerdì 11 aprile
Pescia (Pistoia), 13 aprile 2025 – La situazione del ponte di Ponte all’Abate continua a destare preoccupazione fra i residenti e, soprattutto, le attività commerciali e industriali della zona, duramente colpiti da mesi di chiusura di una infrastruttura importantissima sia per Pescia che per la parte di confine della Lucchesia. C’è il timore che la ditta che, per conto della Provincia di Pistoia, sta ultimando l’intervento sulla struttura, chiusa ormai dallo scorso mese di giugno, non riesca a rispettare l’ultima scadenza annunciata, prevista per mercoledì 16 aprile. A sollevare i dubbi, le tubazioni abbandonate sul cantiere, che fanno temere una nuova proroga nella riapertura, prevista, comunque, solo a senso unico alternato. Un timore che le autorità, sia provinciali che comunali, hanno subito cercato di archiviare.
Il consigliere provinciale con delega alla Viabilità, la sindaca di Larciano Lisa Amidei, si dice, infatti, assolutamente tranquilla: “Il lavoro della ditta sta procedendo come da cronoprogramma – afferma il sindaco di Larciano –, la scadenza di mercoledì 16 non sarà procrastinata”.
Venerdì, insieme al sindaco di Pescia Riccardo Franchi e al presidente della Provincia di Pistoia, il sindaco di San Marcello-Piteglio Luca Marmo, è andata in visita al cantiere ed è stata rassicurata dai tecnici responsabili dell’intervento. “Lo scavo è stato lasciato aperto per consentire ad Acque spa di effettuare i necessari controlli sulla tubazione – spiega Amidei – originariamente era previsto lunedì prossimo, ma io e il sindaco Franchi abbiamo sollecitato il collaudo, ottenendo che venisse effettuato sabato mattina. Adesso il lavoro è stato fatto, gli operai sono tornati in cantiere anche nella giornata di sabato, lavorando a gran ritmo: per la riapertura di mercoledì siamo sicuri. Non ci saranno ritardi”.
Franchi è tornato a Ponte all’Abate anche ieri mattina. “Ho nuovamente incontrato i tecnici di Intersonda – conferma –, il lavoro sta procedendo come da programma, la scadenza del 16 aprile non è a rischio”.