Montecatini, 8 settembre 2019 - Pedro ha aspettato la fine della cerimonia funebre seduto accanto a una delle panche della chiesa di Sant’Antonio, buono e calmo, senza fare alcun rumore. Lo splendido setter bianconero non ha perso un solo attimo del funerale di Emilio Riccioni, il suo amatissimo padrone con cui ha trascorso delle meravigliose ore a caccia, ieri mattina, nella parrocchia di via San Francesco. La chiesa si è riempita di centinaia di persone, venute a dare l’ultimo saluto a Emilio, un vero amico della città sempre pronto a impegnarsi in prima linea per il Partito Democratico, ma vicino a tutte le persone di Montecatini alle prese con i problemi della vita quotidiana.
Viveva in via Nofretti, nella zona musicisti, insieme ai familiari e svolgeva la professione di idraulico. Dopo la pensione, aveva potuto spostare il suo impegno sulla caccia, una vera passione che amava praticare insieme al sostituto commissario Franco Gigliotti, da oltre trent’anni in servizio al commissariato di Montecatini, a Domenico Barberi della Compagnia dei carabinieri della città termale e all’ex sindaco di Montecatini Giuseppe Bellandi. Emilio Riccioni era l’amico di tutti in città, pronto a passare dal commissariato di via Puccini per fare uno squillo all’amico Franco, chiedendogli se lui e gli altri colleghi se erano disponibili a prendere un caffè.
E’ morto giovedì mattina, in seguito a un malore durante una passeggiata nella zona del lago Scaffaiolo. Alla cerimonia funebre, per esprimere la loro vicinanza alla moglie di Emilio e ai figli Francesco e Chiara, sono intervenute centinaia di persone, tra le quali numerosi militanti del Partito Democratico e diversi esponenti delle forze dell’ordine. Anche i vigili del fuoco, dove Francesco Riccioni svolge servizio come volontario, hanno partecipato alla cerimonia funebre in segno di vicinanza all’amico. Al termine del funerale la salma è stata portata a Livorno per essere sottoposta a cremazione. La famiglia Riccioni ringrazia i numerosi partecipanti alla cerimonia.