GIOVANNA LA PORTA
Cronaca

Se il latino diventa multimediale Del Carlo, un docente del futuro

E’ conosciuto e ricercato in tutta Italia per la sua attività di formatore nelle nuove metodologie

di Giovanna La Porta

La Vadinievole docet l’eccellenza. David Del Carlo insegna latino e materie letterarie in una scuola superiore a Pescia. Del Carlo vanta un curriculum di studi specifici di psicologia e pedagogia che, a partire dal suo lavoro con i bambini, gli hanno permesso di affinare la sua didattica. Ed è conosciuto e ricercato in tutta Italia per la sua attività di formatore nelle nuove metodologie e tecnologie applicate alla didattica.

In cosa consiste la formazione per la quale viene chiamato da tutta Italia?

"Si tratta di corsi sulle metodologie innovative e sull’integrazione degli strumenti digitali nella didattica: è un settore che lo stesso Ministero promuove da decenni, attualmente attraverso il portale Scuola Futura e la rete di scuole-polo Future Labs, per cui ho curato diversi percorsi di formazione online prima, durante e dopo la pandemia. Da un paio d’anni propongo alle scuole la formula della ricerca-azione distribuita su duetre giorni: il pomeriggio svolgo il corso con i colleghi, la mattina li affianco in classe come tutor, in modo che possano mettere subito in pratica quanto appreso".

Quali studi ha seguito?

"Mi sono diplomato all’Istituto Magistrale e ho poi conseguito la laurea in Materie letterarie con una tesi sulle poesie di Tibullo, poi ci sono stati vari master e corsi di perfezionamento, sia sulla didattica delle discipline umanistiche, sia su metodologie e strumenti innovativi. Ho sempre coltivato un grande interesse per gli aspetti pedagogici e metodologici della mia professione, che costituiscono una solida cornice per le sperimentazioni nelle mie classi, con l’ausilio delle tecnologie multimediali".

Quanto conta il carattere per raggiungere certi risultati?

"Credo che, più che il carattere, contino molto la costanza, l’applicazione e, soprattutto, la curiosità nei confronti di ciò che è nuovo, non disgiunta da un adeguato spirito critico: non tutte le innovazioni sono di per sé adatte al contesto scolastico. È sempre necessario valutare il contesto: anche gli strumenti più innovativi possono rivelarsi poco proficui se non inseriti in un’azione più ampia, oserei dire in un’idea di scuola che tenga conto di tutte le variabili significative del processo di insegnamento-apprendimento. C’è poi una caratteristica che dovrebbe essere comune a tutti i formatori, vale a dire l’umiltà".

La formazione ai docenti si svolge prevalentemente online?

"Non solo; anzi, terminato il periodo pandemico in cui ho dato vita a diverse iniziative formative gratuite per supportare i colleghi, quest’anno ho privilegiato i corsi in presenza. Continuo però a proporre webinar incentrati su tematiche specifiche, delimitabili in incontri di duetre ore, come l’uso dei QR code nella didattica, la realtà aumentata e virtuale, gli e-book multimediali e così via".

Qual è il feedback tra gli studenti?

"Gli studenti accolgono con grande favore l’opportunità di affrontare contenuti disciplinari tradizionali con un approccio multimediale: non dimentichiamo che si tratta di ragazzi nati in piena era digitale, e che quindi certi strumenti appartengono alla loro quotidianità e anche alla nostra di "immigrati digitali". Ma è importante mantenere la tradizione. Da quest’anno in una seconda linguistico ho avviato un laboratorio incentrato sulla tecnica del Caviardage, che prevede di utilizzare pagine di vecchi libri, marcatori, pennarelli, tempere e materiali di recupero per scrivere poesie".

Una docente dell’Università di Pisa si è avvalsa di recente delle competenze condivise in rete da Del Carlo. "È stata una bellissima sorpresa. Mentre svolgevo ricerche su Internet, ho scoperto per caso che i video di letteratura latina del mio canale YouTube erano stati inclusi fra i materiali di studio del corso di Didattica del latino della Professoressa Elena Rossi Linguanti, che ha risposto con molta cortesia alla mia mail di ringraziamento. Sono video su Catullo, la poesia elegiaca, Cesare e Cicerone realizzati qualche anno fa, per utilizzarli con i miei studenti con il metodo della flipped classroom. Diffusi in rete, hanno totalizzato migliaia di visualizzazioni".

Un consiglio ai giovani valdinievolini?

"Quello che rivolgo ai miei studenti, più con il mio lavoro che con le parole: sfruttare appieno le proprie energie per studiare, viaggiare e conoscere".