"Se non vedo, non credo" Il dolore di mamma Inna

Il grido dall’Ucraina: "Se è stata uccisa, voglio vedere il corpo di mia figlia". La donna da qualche giorno ha i documenti pronti per venire in Italia

"Se non vedo, non credo" Il dolore di mamma Inna

"Se non vedo, non credo" Il dolore di mamma Inna

"Finchè non vedo il corpo non crederò che sia stata uccisa". Un grido di dolore che si aggrappa all’ultima speranza, quello della signora Inna, la madre di Khrystyna Novak, la 29enne ballerina scomparsa da Orentano nella notte tra il primo e il 2 novembre scorsi e che, secondo la Procura di Pisa – indagine coordinata dal pm Egidio Celano e condotta dalla Squadra Mobile – proprio in quelle ore sarebbe stata uccisa dal vicino di casa, il tatuatore Francesco Lupino che poi ne avrebbe occultato il cadavere. Si doveva credere, dunque, che la bella ballerina ucraina, avesse tagliato la corda in fretta e furia. Che fosse scappata per paura, dopo l’arresto del suo fidanzato, il 41enne Airam Gonzalez, imprenditore nel settore delle pelli, finito in carcere per armi e droga. Che insomma il mistero restasse un giallo. La madre della ragazza, che da qualche giorno ha tutti i documenti pronti per venire in Italia, in questi mesi ha continuato a lanciare appelli ed a credere la figlia viva, magari nelle mani di qualche soggetto che voleva farne una pedina da utilizzare per un ricatto. "Chi sa parli", ha ripetuto Inna in molte trasmissioni, perché che qualcuno nascondesse qualcosa l’aveva sempre sospettato. Come aveva sempre sospettato che i traffici che avevano portato il compagno sotto inchiesta, in qualche modo, potessero entrarci con la scomparsa di Khrystyna, la cui prima tappa, una volta in Italia, è stata Montecatini. "E’ distrutta dal dolore – dice l’avvocato Daica Rometta dell’Associazione Penelope –. Le ho comunitato le novità dell’indagine tramite un messaggio, lei si è chiusa nel silenzio. Non accetta che questo sia l’epilogo del sogno della figlia in Italia". "L’auspicio della famiglia – prosegue il legale – è che Lupino, già in sede di interrogatorio di garanzia, fornisca indicazioni utili per trovare i resti della giovane e dare loro segna sepoltura. La madre della ragazza sicuramente verrà in Italia, a lungo ha atteso i documenti, aveva fretta di mettersi a disposizione degli inquirenti per dare anche di persona tutto il contributo all’indagine". Un lavoro, quello degli inquirenti che è ancora in pieno svolgimento intorno alla figura di Lupino e al contesto e alle circostanze in cui l’indagato si è mosso per capire se, una volta uccisa la ragazza con uno o più colpi di iostola, ha fatto tutto da solo. Sul movente gli inquirenti si muovono con sicurezza. Da una parte il fatto che Gonzalez, su espressa richiesta della Novak, volesse tirarsi fuori dal giro di affari criminali che condivideva con Lupino. Ma ancora di più, secondo l’accusa, il timore che l’ucraina potesse raccontare tutto degli interessi illeciti tra i due.

Carlo Baroni