DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Sfruttamento della prostituzione. Sequestrata la casa a luci rosse

Denunciata una 55enne cinese affittuaria dell’appartamento in via San Marco dove avvenivano gli incontri

L’entrata dell’appartamento in via San Marco con i sigilli del sequestro (Goiorani)

L’entrata dell’appartamento in via San Marco con i sigilli del sequestro (Goiorani)

Quell’appartamento in via San Marco 3 era un po’ troppo frequentato dai soggetti più diversi. Persone che arrivavano e dopo un po’ andavano via, sostituite da altre. Lo strano via vai ha messo in allerta gli agenti del commissariato di Montecatini, diretto dal vicequestore Fabio Pichierri. I servizi di osservazione, eseguiti nei giorni successivi, a cui si sono aggiunte dichiarazioni di vari clienti, hanno confermato l’ipotesi che stava emergendo. In quell’appartamento c’era una vera e propria casa di appuntamenti, pubblicizzata anche su vari siti Internet, con le foto delle ragazze cinesi che lavoravano all’interno e le prestazioni offerte. Un mercato che punta sempre di più sugli effetti della promozione effettuata attraverso Internet per incrementare i ricavi.

Ai numeri di telefono cellulare della casa di appuntamenti, riportati sui siti del settore, rispondeva una connazionale delle donne, dell’età di 55 anni, affittuaria dell’appartamento e sempre presente durante gli appuntamenti che avvenovano nella casa. Era lei a prendere i contatti con i clienti per accedere all’abitazione, come una vera e proprio segretaria, all’interno della quale una connazionale svolgeva attività di prostituzione, dandosi il cambio con altre donne cinesi con cadenza mensile.

Un vero e proprio turn over o, forse, sarebbe meglio parlerà della ’quindicina’, il cambio delle prostitute in una casa di appuntamenti quando in Italia erano legali. Le informazioni acquisite hanno permesso di fare irruzione nella casa e sorprendere una cinese sessant’anni, irregolare sul territorio nazionale, che aveva appena incontrato un cliente. Considerato che l’appartamento risulta senza dubbio utilizzato per l’attività di meretricio e visto il rinvenimento, oltre che di materiale utilizzato per gli atti sessuali, anche di una somma di denaro in contanti pari a 8mila euro, ritenuta provento dell’attività illecita, gli agenti del commissariato hanno proceduto al sequestro preventivo dell’abitazione.

In seguito all’attività svolta, la cittadina cinese titolare del contratto di affitto della casa, nonché organizzatrice dell’attività svolta all’interno, e’ stata denunciata alla procura della repubblica di Pistoia per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Daniele Bernardini