L’avvio di stagione ha riconsegnato alla Fabo Herons Montecatini un Giorgio Sgobba in grande spolvero: 13.3 punti e 5.4 rimbalzi di media in 21 minuti giocati a partita per il lungo di Massa e Cozzile, utilizzato sempre più da coach Federico Barsotti come grimaldello per scardinare i match in corso d’opera. Il diretto interessato ammette di sentirsi bene, però assicura: "Mi manca qualcosa per essere al top della condizione, posso migliorare ancora tanto".
In quali aspetti, nello specifico?
"Chiaro che se guardiamo le cifre in rapporto alla media dei minuti giocati uno dovrebbe ritenersi soddisfatto. Io però so cosa posso dare e sulle percentuali al tiro sono sicuro di poter fare di più, e anche nell’interpretazione di alcune situazioni difensive devo ancora crescere".
Rispetto alla seconda parte della scorsa stagione però sembra tutto un altro Sgobba, cos’è cambiato?
"Di base niente, nel reparto lunghi ruotiamo sempre in quattro, con Nicola al posto di Lorenzetti, e il nostro sistema di gioco è quello consolidato. Forse piuttosto sono cambiato io…".
In che senso?
"L’anno scorso abbiamo modificato il nostro assetto in corso d’opera e non sono riuscito ad adattarmi velocemente al nuovo ruolo all’interno della squadra. Quest’anno invece mi sono calato subito nella parte".
L’inizio di questa stagione ha evidenziato la questione dei quarti periodi, nei quali il rendimento della squadra tende a calare.
"Nelle due sconfitte maturate quest’anno abbiamo trovato giocatori che nel momento clou della partita hanno tirato con percentuali pazzesche. Sono problematiche che esistono anche dalla passata stagione, lavorariamo per migliorare".
Un fatto piuttosto insolito per un gruppo così esperto.
"Per come la vedo io uno dei fattori è che siamo una squadra che va sempre a mille all’ora: molto spesso non riusciamo a controllare il ritmo della partita e ad abbassarlo quando c’è bisogno. Del resto fra di noi pur essendo tutti ottimi giocatori non c’è un elemento che abbia nelle corde questo tipo di caratteristica".
La squadra è comunque sembrata in crescita nell’ultima partita contro Chiusi.
"Si, resto convinto del fatto che siamo fra le prime cinque formazioni del nostro girone e che buona parte del nostro destino dipenda da noi".
Quali sono dunque i vostri obiettivi a breve-medio termine?
"Quel che succederà nei prossimi venti giorni potrebbe dare uno scossone alla classifica: ci aspetta un filotto di gare molto tosto, con sei partite in venti giorni, quattro delle quali in trasferta e l’obiettivo è fare più punti possibile. Io però guardo anche un po’ oltre…".
A cosa?
"Sulla canotta abbiamo questa coccarda tricolore che ci ricorda che siamo detentori di una Coppa Italia. Mi piacerebbe che ci guadagnassimo la possibilità di difenderlo a marzo".
Filippo Palazzoni