Si apre un nuovo fronte. Bomba d’acqua e frane anche a Pescia e dintorni

La seconda allerta meteo ha portato devastazione in un’area finora "salva". Il centro storico si è trasformato in un fiume: con il rio giù alberi e fango.

Si apre un nuovo fronte. Bomba d’acqua e frane anche a Pescia e dintorni

Si apre un nuovo fronte. Bomba d’acqua e frane anche a Pescia e dintorni

Bomba d’acqua nella notte tra sabato e domenica sulla città di Pescia. Il centro, con i suoi negozi, le sue abitazioni è stato investito da un muro d’acqua sceso dal Rio San Domenico: altro non è che un piccolo corso d’acqua che scorre tra l’omonima chiesa e quella di San Giuseppe proprio ai margini superiori della parte più antica, ma anche più importante della città dei fiori. Le cause potrebbero essere imputabili al fatto che il canale attraversa una parete di recinzione alla base della quale c’è una "finestra", larga circa 60-70 centimetri e profonda altrettanto, che sarebbe stata ostruita da un grosso masso probabilmente franato a causa della tempesta.

Risultato? La pioggia ha creato un lago che poi è tracimato dai lati portandosi dietro tronchi di alberi e tanta sporcizia che si è riversata nella via Vetturali, via del Pozzetto dove è stato sventrato un cancello, Ruga degli Orlandi, piazza Mazzini fino a Borgo della Vittoria investendo anche via dell’Acqua dove si trovano esercizi commerciali. Ma i danni si contano anche sul fronte cantine allagate e qualche abitazione che si trova a piano terra. Subiti mobilitati il gruppo comunale di Protezione civile di Pescia e le associazioni di volontariato. Molti però anche i cittadini che sono scesi in strada già intorno alle 4 della notte per liberare gli accessi delle abitazioni. Poco prima di mezzogiorno le strade erano state pulite dalla melma, ma fuori delle abitazioni i cumuli di terra, mobili e oggettistica varia davano un altro decoro alla città. Altro grosso problema per la Piana poi la tracimazione del rio che costeggia la parte destra del fiume Pescia: l’acqua ha portato a valle terra e detriti che hanno investito la via Nieri isolando quella parte della collina. Ma se il centro ha subìto un disastro, la montagna non può sorridere, una frana ha bloccato la SP 34 della Val di Forfora tra l’abitato di Calamari e il bivio per Vellano dove sono intervenuti vigili del fuoco e Protezione civile mentre. Problemi anche a nord di Collodi lungo via della Cartiere dove sono cadute piante che bloccano la viabilità in direzione Villa Basilica. Il Rifugio Uso di Sotto, meta di cicloamatori e appassionati di trekking è isolato per un castagno caduto lungo la strada.

"È stato un evento eccezionale – le parole del sindaco Riccardo Franchi – ci sono stati alcuni negozi allagati ma grazie all’aiuto di tutti della Protezione Civile, tutto sta tornando alla normalità, ma il nostro problema maggiore resta la montagna per le frane". "Mai vista una cosa del genere in 78 anni di vita qui", commenta un rtesidente.

Stefano Incerpi