"La reintroduzione della dirigenza e la nuova struttura del personale, soprattutto per le modalità utilizzate, causeranno pesanti conseguenze economiche e finanziarie sulla macchina comunale". È scontro aperto tra la rappresentanza sindacale unitaria dei dipendenti e i sindacati, da una parte, e l’amministrazione, dall’altra, sulla riorganizzazione della macrostruttura dell’ente. La Rsu, insieme a Cgil, Cisl, e Uil, esprime una posizione assai critica attraverso un comunicato ufficiale. "Fin dallo scorso ottobre – ricordano le parti sociali – durante un incontro con l’amministrazione, abbiamo chiesto di essere informati circa l’eventuale attuazione di una riorganizzazione che, già al momento, ha destati preoccupazione tra i dipendenti. Preoccupazione e richieste reiterate di chiarimenti sono state espresse in successive comunicazioni da parte delle organizzazioni sindacali, e sono sfociate, dopo aver ricevuto preciso mandato dai dipendenti riuniti in assemblea, nella proclamazione dello stato di agitazione e con la conseguente convocazione in prefettura. In seguito a questa comunicazione, sono state trasmesse le bozze degli atti organizzativi attraverso i quali l’amministrazione ha proposto un nuovo assetto della macrostruttura dell’ente, con la reintroduzione della dirigenza".
I rappresentanti dei lavoratori, senza nascondere la crescente preoccupazione, hanno chiesto "di ricevere, invano, la documentazione inerente l’analisi e la metodologia utilizzata per arrivare a questa riorganizzazione, insieme ad alcune modifiche nei testi regolamentari e nella struttura presentata per renderla più efficace ed efficiente nell’erogazione dei servizi. Sono molteplici, infatti, gli aspetti e le ricadute di questo modello di riorganizzazione".
I sindacati che questa riforma avrà conseguenze "sul piano economico, in termini di aumento della spesa complessiva del personale, a seguito dell’istituzione della dirigenza che comporta anche una forte erosione delle risorse decentrate destinate ai dipendenti, e sul piano organizzativo dei singoli servizi e degli uffici che, così come collocati nei vari settori dalla nuova macrostruttura, presentano in alcuni casi criticità connesse all’eterogeneità degli stessi". I rappresentanti dei lavoratori non hanno apprezzato alcune affermazioni fatte dal sindaco Claudio Del Rosso in un recente incontro. "Corre l’obbligo di rammentare – affermano – che i dipendenti fatti oggetto di richiamo alla lealtà istituzionale sono sempre gli stessi che hanno portato avanti gli uffici ed i servizi alla cittadinanza con la massima professionalità e competenza possibile, anche in situazioni di forte disagio, come quelle registrate negli ultimi anni a seguito del forte depauperamento dell’organico dovuto a cessazioni e trasferimenti, tuttora non reintegrato".
Da. B.