Montecatini Terme, 19 febbraio 2020 - Doveva essere una serata spensierata insieme ai propri conterranei. Invece per Roberto Posillico di 36 anni si è trasformata in una tragedia che lascia sgomenti. il giovane campano è infatti rimasto vittima di soffocamento mentre stava cenando in un ristorante del centro a Montecatini. Qualcosa – forse un boccone di carne – gli è andato improvvisamente di traverso e gli ha ostruito le vie respiratorie. I presenti hanno subito compreso la gravità di quanto stava accadendo e hanno chiamato i soccorsi. Il personale del 118 giunto sul posto ha fatto di tutto per salvarlo ed è riuscito a sbloccare l’ostruzione, ma ormai era trascorso troppo tempo e la mancanza di ossigeno ha mandato in coma Roberto. Trasportato all’ospedale di Pescia, è stato sottoposto a terapia intensiva, ma è stata purtroppo riscontrata la sua morte cerebrale. Ieri il decesso.
Posillico era originario di Durazzano, piccolo comune in provincia di Benevento. Aveva trovato lavoro in un’impresa edile della Valdinievole e si era appunto trasferito a Montecatini, tornando nella sua terra d’origine nei fine settimana una o due volte al mese. Proprio nella città termale aveva trovato un ristorante gestito da persone originarie di Durazzano. Da qui la decisione quasi obbligata di trascorrere una serata in loro compagnia. Tutto stava andando per il meglio, quando si è portato le mani alla gola, non riuscendo più a respirare. Il suo volto si è fatto cianotico ed è crollato a terra. I soccorsi, per quanto rapidi, non sono riusciti a salvarlo.
La notizia della sua morte ha creato strazio a Durazzano, dove Roberto era conosciuto da tutti. I familiari hanno dato l’assenso alla donazione degli organi: un piccolo meraviglioso gesto per tenere comunque in vita il proprio caro.
"Siamo completamente sconvolti – queste le parole del sindaco Sandro Crisci, rilasciate ad Anteprima24.it , giornale web della Campania, dopo una serie di tragedie che ha colpito il piccolo borgo in pochi giorni – per eventi ai quali la nostra comunità non è abituata. Tre giovanissime vite spezzate e per tre motivi diversi. Non ci sono assolutamente parole. Davanti a queste cose, siamo sconvolti e impreparati". Marco A. Innocenti © RIPRODUZIONE RISERVATA