Per il suo primo lungometraggio ha scelto un film di denuncia, con l’obiettivo di svegliare le coscienze sul tema della droga. È in programma il 16 dicembre, con una serata speciale al Cinema Excelsior, l’uscita di ’Senza Senso’, primo film dalla regista toscana Roberta Mucci, impegnata anche nelle vesti di sceneggiatrice. Il lungometraggio, girato tra Pistoia, Montecatini e Borgo a Buggiano, porta in scena la storia di tre giovani ragazzi alle prese con la dipendenza da sostanze stupefacenti, una realtà sempre più letale tra le nuove generazioni. Dalla tenuta di Groppoli di Pistoia alla Villa Pitti Almerighi di Pieve a Nievole, da Montecatini a Borgo a Buggiano. Sono tanti i luoghi che hanno fatto da sfondo alla storia narrata in Senza Senso.
Un racconto che si muove nel suggestivo palcoscenico del territorio toscano per portare in scena una realtà di interesse nazionale, mettendo in luce la scottante tematica del consumo di droghe da parte dei giovani. E lo fa portando sullo schermo le storie di tre ragazzi, fatalmente legate tra loro da un profondo senso di smarrimento e perdizione. Accanto ai tre attori protagonisti, Filippo Lai, Beatrice Ceccherini e Francesco Grossi, ci sono anche Annamaria Malipiero, l’esordiente Cecilia Sordoni (cantante e pupilla di Andrea Bocelli, adesso impegnata con Il Volo nel loro tour mondiale), Bruno Santini e una delle più amate icone del panorama cinematografico toscano, Sergio Forconi. Tre storie diverse che si intrecciano, con sfondi sociali distanti, ma unite dal tragico problema dei giovanissimi divenuti dipendenti dagli stupefacenti.
La regista Roberta Mucci è autrice, produttrice e consulente televisiva. Ha esordito scrivendo format televisivi per reti televisive regionali. Poi il grande salto in avanti. Ha debuttato a livello nazionale nel 1999 con "Punti di svista", un mix di talk show e varietà in onda su Rai 2. Ha collaborato in seguito con altri programmi della Rai e Sky. Ha realizzato il cortometraggio "Cerco le parole", che racconta il problema dell’alcolismo, ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra i quali una menzione d’onore al Festival del cinema di Cannes. Nel 2020 ha realizzato un cortometraggio contro la violenza sulle donne, dal titolo "Come un uragano senza identità", premiato al Festival di Venezia. Quest’anno ha presentato a Venezia un lavoro su Montecatini e le sue terme, un documento di promozione che attraverso il festiva del cortometraggio farà il giro del mondo.
Daniele Bernardini