di Massimo Stefanini
Rapinato della catenina d’oro che indossava. Il classico brutto quarto d’ora per uno studente di Capannori di appena 15 anni, promessa del ciclismo lucchese, che alla stazione centrale di Montecatini Terme stava attendendo il treno che lo avrebbe riportato in Lucchesia. Episodio al tempo stesso clamoroso e molto grave (lo sarebbe stato a prescindere, come tutte le rapine, per carità), perché gli assalitori sono giovani anche loro. Comportamenti intollerabili. I fatti. Giovedì scorso, ma la notizia è emersa solo nelle ultime ore, l’adolescente residente nel capoluogo della Piana di Lucca, sta aspettando il convoglio sulla linea Firenze-Viareggio, come fa sempre frequentando un istituto del luogo. Alcuni coetanei, in apparenza, forse qualcuno leggermente più grande, cominciano a schernirlo. Situazioni che capitano spesso nel mondo giovanile. Ma in questo caso dalle parole purtroppo, in pochi attimi, si passa ai fatti. Il branco accerchia il teen ager capannorese. Lui chiede spiegazioni ma la morsa si stringe, anche fisicamente, si divincola, cerca di opporre resistenza, lotta, ma gli altri sono di più. Ne scaturisce una colluttazione in mezzo ai pendolari, lavoratori e studenti, che ogni giorno affollano le stazioni. Durante l’aggressione, con velocità e destrezza, uno degli assalitori riesce a sfilare dal collo della vittima la catena del metallo più prezioso. Il quindicenne cerca di farsi ridare il monile, un ricordo dal valore affettivo più che economico e, a quanto sembra, avrebbe anche scattato con il telefono una foto almeno ad uno dei bulli i quali però si allontanano. Tutto in pochi minuti. Si può facilmente immaginare come sia rimasto il ragazzo, colpito più che altro nell’orgoglio. Per fortuna, infatti, nella zuffa non ha riportato ferite. All’arrivo del treno, è salito ed è arrivato a Lucca, dove ha contattato la madre, raccontandole per filo e per segno la sua disavventura. La donna si è rivolta quindi alle forze dell’ordine. In corso le indagini da parte dei carabinieri per cercare di risalire ai responsabili. E’ chiaro che si valuteranno le immagini delle telecamere della videosorveglianza. Poi c’è la questione della foto che andrà approfondita.