REDAZIONE MONTECATINI

Montecatini, stupro di gruppo nel locale chiuso. In aula le chat dei due imputati

I fatti nell’agosto del 2022. Uno dei due è stato condannato in abbreviato a cinque anni e quattro mesi

Un'aula di tribunale

Un'aula di tribunale

Montecatini Terme (Pistoia), 9 gennaio 2025 – “Dove si va? Si chia..(fa sesso)?”. “Ora è ancora indecisa, ma tieni il telefono in mano. Vai vieni”. Sono le 3,35 della notte tra il 30 agosto e il primo settembre. I messaggi sono quelli della chat tra i due imputati di 27 e 31 anni. Entrambi lavorano in due locali del centro di Montecatini. Si stanno dando appuntamento nel locale dove lavora uno di loro, a quell’ora chiuso, e che sarà riaperto per consumare un rapporto con una ragazza. Un incontro che, il giorno dopo, sarà descritto in una chat con un altro amico “come un’orgia con una malata di mente”, e ancora: “l’abbiamo presa per mano e portata dentro”.

Le indagini del Commissariato di Montecatini sono state dirette dal sostituto procuratore Giuseppe Grieco
Le indagini del Commissariato di Montecatini sono state dirette dal sostituto procuratore Giuseppe Grieco

Alcune di quelle chat e dei messaggi audio ieri mattina sono stati riprodotti nell’aula del tribunale di Pistoia, davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Billet, nel processo per la violenza sessuale che una ragazza appena maggiorenne avrebbe subito la notte tra il 30 agosto e il primo settembre del 2022. Per quei fatti, lo scorso marzo uno dei due imputati, il 31enne è stato condannato in rito abbreviato a cinque anni e quattro mesi di reclusione. Per l’altro, che ha scelto il rito ordinario, ed è difeso dagli avvocati Nicola Bastiani e Cristina Gradi del foro di Pistoia, il processo è appena iniziato. Le indagini furono svolte dagli uomini del commissariato di Montecatini, e dirette dal sostituto procuratore Giuseppe Grieco.

Ieri mattina è stato ascoltato l’ispettore Gianluca Brizzi del commissariato di Montecatini, che partecipò ai primi sopralluoghi nel locale dove si sarebbe consumata la violenza, nella cucina, e che eseguì il sequestro dei telefoni cellulari dei due imputati. Ed è proprio da quei cellulari che sono stati estrapolati i contenuti delle chat tra i due imputati, scambiate la sera stessa dei fatti e il giorno successivo, così come quelle con altri amici. Chat nelle quali si fa riferimento all’incontro con la giovane, con toni goliardici, ma anche denigratori, facendo riferimento alla sua fragilità. Durante le indagini sono state acquisite anche le riprese delle telecamere del piazzale che separa i due locali e dove si vede passare la ragazza con uno di loro. Di quell’incontro sessuale ci sarebbero anche alcuni frammenti video in uno dei cellulari sequestrati. Diversa la ricostruzione fatta dalla difesa: secondo il giovane imputato, infatti, si sarebbe trattato di un rapporto consenziente. Il processo riprende a febbraio.

Martina Vacca