SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Superstite dell’Eccidio del Padule. Vittoria Tognozzi da Mattarella: "Di quei momenti ricordo tutto"

La 87enne il prossimo 26 febbraio sarà a Roma per ricevere l’onorificenza al merito della Repubblica

Vittoria Tognozzi nell’Eccidio del Padule ha perso la madre e le sorelle

Vittoria Tognozzi nell’Eccidio del Padule ha perso la madre e le sorelle

Il momento del viaggio a Roma per Vittoria Tognozzi, oggi 87 anni, è quasi arrivato: lei, che da bambina, è stata una delle superstiti dell’Eccidio del Padule di Fucecchio del 23 agosto 1944 dove persero la vita 174 civili uccisi dalle truppe tedesche in ritirata, riceverà l’Onorificenza al merito della Repubblica italiana "per il suo straordinario impegno nel preservare la memoria di quel giorno". Un riconoscimento che le verrà consegnato direttamente dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per un momento particolarmente commovente e significativo nella vita di Vittoria che, dopo quella tragica giornata nella quale perse la madre Annamaria che all’epoca aveva 29 anni e le due sorelline Vanda e Silvana, si è sempre battuta per tenere vivo il ricordo di quei momenti.

"Da allora – ricorda Luigi Masi, presidente della sezione di Pistoia dell’Anvcg (Associazione nazionale vittime civili di guerra) – ha dedicato la sua vita alla dolorosa condivisione della sua esperienza con i giovani, portando la sua testimonianza nelle scuole per mantenere viva la memoria storica e sensibilizzare i ragazzi sull’importanza della Pace. Ci congratuliamo con Vittoria per questa meritatissima onorificenza, simbolo del valore di non dimenticare e del suo impegno nel tramandare alle future generazioni".

All’epoca dei fatti Vittoria, con la sua famiglia contadina e dedita al lavoro dell’intreccio del sarello, viveva nella frazione dell’Uggia a Monsummano Terme e in quella giornata di fine agosto la sua vita fu totalmente stravolta e annientata dalla furia nazista. Si salvò perché la madre, prima di morire, riuscì a nasconderla nell’erba alta intimandogli di rimanere ferma e immobile. Così fece Vittoria, senza muoversi per ore per poi sbucare fuori una volta che i tedeschi se ne erano andati. "Sapere di ricevere questo riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per me è davvero una grande sorpresa e una gioia immensa – ha ricordato Vittoria Tognozzi pensando a quello che succederà fra pochi giorni – ho passato la mia vita a raccontare e mi sono impegnata, anche se è ovvio che se non era successo niente era meglio visto che persi la mamma e le mie sorelle. Di quei momenti, ancora oggi, ricordo tutto: il caldo, perché da allora in poi non ho mai riprovato la stessa sensazione, e il campo di saggina nel quale rimanemmo per un giorno intero patendo davvero la sete, oltre a sentire gli spari senza poterci muovere".

Un nascondiglio che, purtroppo, non evocò nessun lieto fine. "Quando uscii da quella zona – ricorda ancora Tognozzi – iniziai a capire cosa era successo: intorno a noi soltanto cadaveri, uno sopra all’altro, anche della mia sorellina che aveva appena tredici mesi. È per questo che non voglio che si dimentichi mai. E si faccia di tutto affinché non accada più. Si va nelle scuole e si racconta la storia vissuta sulla pelle. Con me vengono anche i ragazzi e le ragazze di ’Fucechioèlibera’: sono straordinari. Insieme si parla ai bambini, ai giovani, si portano in Padule, dove tutto accadde. Dove il buio della paura fu più forte del sole in pieno giorno e in piena estate. Se il Presidente Mattarella me lo chiederà, la storia la racconterò anche a lui. Sarebbe bello".

S. M.