Svolta storica a Lamporecchio. Una donna espugna il feudo rosso

Anna Trassi ottiene il 50% dei voti. Bocciatura per Torrigiani che non mette le mani sul terzo mandato. Confermati Diolaiuti a Pieve a Nievole, Niccoli a Massa e Cozzile, Bettarini a Buggiano e Berti a Chiesina.

Svolta storica a Lamporecchio. Una donna espugna il feudo rosso

Svolta storica a Lamporecchio. Una donna espugna il feudo rosso

Quattro conferme e un volto nuovo nei cinque Comuni sotto i 15mila abitanti della Valdinievole che ieri hanno ufficializzato i nuovi sindaci. La novità è rappresentata dalla dottoressa Anna Trassi che, di fatto, fa la storia a Lamporecchio. È la prima donna a imporsi a Lamporecchio, ma soprattutto è colei che ha espugnato il ’feudo rosso’. La prima donna, dicevamo, ma anche la prima volta che la sinistra non si impone al governo del paese. La candidata civica della lista ’Insieme si cambia’ ha totalizzato 1999 voti, il 50% esatto delle schede valide. "Ho avuto modo di parlare con tanta gente durante la campagna elettorale – ha detto la neosindaca – e in tanti esprimevano il loro disagio nei confronti dell’amministrazione e la voglia di cambiamento". Un’affermazione netta quella di Trassi che è riuscita scalzare dal palazzo comunale Alessio Torrigiani che con la lista ’Futuro Presente’ non è andato oltre il 31,92% e deve quindi rinunciare al terzo mandato. Per Biagio D’Errico (centrodestra) 11,88%, mentre Monica Innocenti (Partito comunista) ha totalizzato il 6,20%.

Veniamo poi ai quattro sindaci che hanno ottenuto la riconferma. A Pieve A Nievole risultato importante quello raccolto da Gilda Diolaiuti, che amministrerà per il terzo mandato consecutivo. La candidata di centrosinistra con la lista ’Progressisti Democratici’ ha ottenuto il 63,82% dei voti, superando lo sfidante di centrodestra Mario Suzzi che si è fermato al 36,18%. "È stata una vittoria schiacciante – dice Diolaiuti –. È stato riconosciuto il grande lavoro che è stato fatto dalla squadra e con esso l’impegno e la visione per il paese che abbiamo avuto negli anni". Conferma schiacciante come amministratice di Massa e Cozzile per Marzia Niccoli. Terzo mandato per la candidata espressione del fronte del centrosinistra che si è imposta con il 71,65% dei voti. L’avversaria civica Elena Maltagliati non ha sfondato e si è arrestata al 28,35%. "Con la mia squadra abbiamo fatto un grande lavoro negli ultimi cinque anni – sottolinea Diolaiuti –. Ringrazio infinitamente il mio staff per avermi supportato durante il mandato e durante questa campagna elettorale. Il merito è loro". Niccoli ha dedicato la nuova affermazione elettorale a Mario Bonelli, suo grande maestro, sindaco di Massa per tanti anni, venuto a mancare nel 2020.

Percentuali altissime hanno contraddistinto anche le rielezioni di Daniele Bettarini a Buggiano e di Fabio Berti a Chiesina Uzzanese. Bettarini, al quarto mandato, nelle sette sezioni comunali si è fermato a 78,52%, battendo nettamente i due sfidanti, Fabio Pinelli (centrodestra al 17,17%) e Giacomo Grifò (4,31%). "È una vittoria di proporzioni importanti. Ci responsabilizza ancora di più. Però preoccupa il dato dell’elettorato – dice con sincerità Bettarini –. È andato alle urne meno del 50% degli aventi diritto. Dobbiamo lavorare con l’obiettivo di riavvicinare la gente alle istituzioni. L’astensionismo è una sconfitta per tutti".

Berti ha fatto il pieno confermando la guida di centrodestra di Chiesina. Dati ufficiali che inquadrano un’affermazine nettissima ai danni di Carlo Cortesi della lista di centrosinistra ’Chiesina e le sue frazioni’: 71,48% contro 28,52%. "La conferma era un obiettivo difficile da raggiungere – dice Berti –. La campagna elettorale era stata impostata su una serie di argomenti che, secondo me, non avevano fondamento. Sono orgoglioso di amministrare una cittadinanza che ha saputo guardare ai fatti, a quello che abbiamo seminato. Siamo stati credibili dal punto di vista politico, e abbiamo dimostrato che i nostri rapporti con Regione Toscana e governo erano ottimi".

Niccolò Casalsoli