
Le Terme Tettuccio
Montecatini Terme (Pistoia), 4 ottobre 2022 - La Regione è pronta a comprare il Tettuccio per evitare il fallimento delle Terme di Montecatini. L’annuncio dell’assessore Stefano Ciuoffo arriva alla vigilia dello sciopero che i dipendenti (una cinquantina tra fissi e stagionali) hanno proclamato per oggi con tanto di presidio stamani sotto il palazzo della Regione e soprattutto una settimana prima dell’udienza fissata dal giudice fallimentare del Tribunale di Pistoia dopo le istanze presentate da un pool di banche che vanta crediti per 27 milioni e dal collegio dei revisori dei conti. Soldi in gran parte inghiottiti dal mega progetto per una piscina termale alle Leopoldine dell’archistar Massimiliano Fuksas, il cui cantiere è fermo da oltre dieci anni. Per lo stabilimento simbolo non solo di Montecatini, che dallo scorso anno è stata promossa dall’Unesco a sito patrimonio dell’umanità, ma anche luogo iconico del termalismo italiano, la Regione, che è socio di maggioranza delle Terme con il 67% delle azioni, dovrebbe sborsare intorno ai dodici milioni.
In misura minore dovrebbe fare la sua parte anche l’altro socio, vale a dire il comune di Montecatini che possiede il restante 33%. Nell’ultimo consiglio comunale l’amministrazione si è detta disposta a mettere sul piatto due milioni. Due le opzioni di acquisto sugli stabilimenti: le terme Torretta, in stato di abbandono da anni e quindi con un successivo intervento di ristrutturazione o le Tamerici, complesso funzionante e negli ultimi tempi usato come polo culturale per mostre e incontri. I circa quindici milioni che dovrebbero finire nelle casse ormai vuote della società Terme dovrebbero servire a convincere il giudice ad accettare il concordato preventivo e scongiurare il fallimento. L’attuale "buco" è intorno a 35 milioni. Cifra che ha tenuto alla larga possibili compratori. Che invece potrebbero tornare a farsi vivi una volta che i conti ripartiranno da zero. Senza il pesante fardello del maxi passivo le Terme avrebbero sicuramente un mercato.
Non è la prima volta che da Firenze si annuncia l’acquisto del Tettuccio. Lo aveva fatto nel febbraio di due anni fa l’ex assessore Federica Fratoni spiegando che la Regione era pronta con una legge ad hoc alla stregua di quanto avvenuto con l’acquisto dell’Archivio Alinari. Anche allora l’annuncio arrivò a pochi giorni dalla manifestazione promossa dagli albergatori, sempre sotto il palazzo della Regione. Poi quell’annuncio, finì fra le tante promesse fatte in campagna elettorale e non mantenute.
Stavolta però dovrebbe essere diverso. A pochi giorni dall’udienza, la mossa della Regione sembra davvero essere l’unica in grado di evitare il fallimento. E da qui ripartire per un rilancio vero del termalismo, che nell’economia turistica cittadina è diventato residuale. In attesa di rivedere i turisti russi, clienti affezionati delle acque montecatinesi.