MONTECATINI TERME (Pistoia)
I beni immobili delle Terme di Montecatini tornano di nuovo in vendita, per un valore complessivo di oltre 40 milioni. La città attende l’esito della procedura con il fiato sospeso, mentre la Regione, socio di maggioranza, e il Comune, proprietari dell’azienda confermano gli impegni presi. Le decisioni fissate al momento della concessione del concordato preventivo in continuità sono piuttosto precisi. Il 25 febbraio è prevista la procedura di vendita delle Panteraie, un locale che ha fatto la storia di Montecatini, e della Palazzina Presidenziale. L’appuntamento clou, in ogni caso, è previsto l’11 marzo, con la vendita di tutti i beni strategici per un valore complessivo di oltre 35 milioni. Stefano Ciuoffo, assessore regionale alle partecipazioni, auspica che possa farsi avanti anche un soggetto privato, ma nel caso in cui la gara per i beni strategici dovesse andare deserta, spera che gli organi del concordato decidano di procedere quanto prima con la cessione dei singoli edifici. "Stiamo lavorando per coinvolgere Cassa Depositi e Prestiti per possibili investimenti sulle Terme di Montecatini – spiega l’esponente della giunta – ma ci hanno risposto che prima di agire vogliono vedere un progetto serio da parte di un imprenditore privato. Se questa procedura di vendita dei beni non strategici non dovesse avere esito positivo, auspichiamo che possa essere quanto prima la cessione del singoli lotti".
Il sindaco Claudio Del Rosso, dal giugno dello scorso anno alla guida di Montecatini, mantiene un atteggiamento prudente, in attesa dell’esito della gara. "Aspettiamo l’asta nel rispetto della procedura – sottolinea - Come già detto il Comune è pronto a fare la propria parte ed è pronto ad accogliere nel migliore dei modi e di agevolare nel rispetto della legge, tutte le iniziative che provengano da soggetti privati seri".
Le vendite partono il 25 febbraio con Panteraie e Palazzina Presidenziale. L’offerta base prevista per il primo immobile, locale dove si sono esibiti artisti del calibro di Domenico Modugno e Rocky Roberts, tutt’ora funzionante, è di quattro milioni e 264mila euro, mentre per il secondo, in viale Diaz, è di un milione e 208mila euro. L’appuntamento clou resta quello per la vendita dei beni strategici, fissata l’11 marzo. Nessuno si è fatto avanti nella procedura tenuta lo scorso anno, a luglio, dove l’offerta minima era fissata a 42 milioni di euro,. Questa volta è scesa a 35 milioni e 613.793,75 euro. Il pacchetto unico dei beni strategici prevede l’ex Istituto Grocco, le Terme Excelsior, La Salute, Leopoldine, Redi, Regina, Tamerici, Tettuccio, Torretta, Bibite Gratuite, edicola in viale Verdi, le ex latrine Fortuna, i due negozi in viale Verdi e in viale Grocco, le Nuove serre, l’area verde dove sorge il parco giochi Termeland, le serre calde Torretta e il complesso ex lavanderia.
La Regione ha confermato l’offerta irrevocabile di acquisto per Tettuccio, Regina ed Excelsior, per i quali ha stanziato 17,5 milioni di euro. Comune, da parte sua, è pronto a presentare un milione e mezzo per l’acquisto della Torretta, prezioso edificio ormai da anni in pessimo stato, che necessita di un rilevante progetto di recupero. Di recente l’amministrazione comunale ha preso anche l’impegno di acquistare anche le vecchie serre della Torretta e le ultime particelle della pineta ancora di proprietà della società, aumentando l’impegno economico. La Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, ormai da tempo, ha presentato una manifestazione di interesse per le Tamerici.
Daniele Bernardini