
La fontana del Tofanari dentro le terme Tettuccio (Bettolini)
Niente da fare. Anche la seconda procedura di vendita complessiva dei beni strategici delle Terme si è conclusa senza alcuna offerta. Ieri, allo scadere effettivo dei termini, il notaio Vince zo Gunnella di Firenze ha dovuto prendere atto come, anche stavolta, non sia arrivata alcuna offerta. I beni strategici delle Terme erano in vendita, nell’ambito della procedura di concordato preventivo in continuità, per un’offerta non inferiore a 35 milioni e 613.793,75 euro. Il pacchetto unico prevedeva l’ex Istituto Grocco, le Terme Excelsior, La Salute, Leopoldine, Redi, Regina, Tamerici, Tettuccio, Torretta, Bibite Gratuite, edicola in viale Verdi, le ex latrine Fortuna, i due negozi in viale Verdi e in viale Grocco, le Nuove serre, l’area verde dove sorge il parco giochi Termeland, le serre calde Torretta e il complesso ex lavanderia.
Che cosa succederà adesso? Nei prossimi giorni, il commissario giudiziale Alessandro Torcini e il liquidatore Enrico Terzani dovranno fare il punto della situazione con il tribunale fallimentare sugli ultimi sviluppi. Il giudice delegato Sergio Garofalo dovrà dare indicazioni su come proseguire. Gli organismi del concordato preventivo, in base all’incontro con l’autorità giudiziaria potrebbero decidere di procedere con una terza gara di vendita complessiva dei beni strategici delle Terme, in termini tutti da definire. Oppure, gli immobili potrebbero venire spacchettati per procedere a singole procedure di gara. La soluzione effettiva dovrebbe comunque essere definita in un tempo congruo.
Stefano Ciuoffo, assessore regionale alle società partecipate, sottolinea che la vendita in singoli lotti potrebbe risolvere la situazione di stallo. "Purtroppo avevamo immaginato che la gara si sarebbe potuta concludere in questo modo. Presto, saremo convocati dall’autorità giudiziaria e dai professionisti del concordato, insieme al Comune. La Regione solleciterà una nuova mandata di vendite in tempo rapidi. Da uno spezzatino dei singoli beni, potrebbe arrivare una soluzione in tempi rapidi. Come confermato nel bilancio regionale, siamo pronti all’acquisto di Tettuccio, Regina, ed Excelsior e ai successivi interventi di ristrutturazione".
Secondo il sindaco Claudio Del Rosso "era nell’aria che la seconda procedura di vendita dei beni strategici sarebbe andata male. In questo periodo, nessuno si è mai interessato davvero in modo particolare all’asta".
Daniele Bernardini