DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Montecatini, il futuro delle Terme. È conto alla rovescia per l’esito dell’asta

Domani alle 12 scade il bando da 42 milioni per la vendita dei beni strategici. Oltre agli edifici, in gioco terreni, rami di azienda, marchi e concessioni

Visitatori all’interno dello stabilimento termale Tettuccio (Bettolini)

Montecatini Terme, 15 luglio 2024 – Il futuro della città si gioca in poco più di ventiquattrore. E’ in programma, domani, martedì 16 luglio, la procedura di gara per la vendita dei beni strategici delle Terme, con offerte minime, non ribassabili di oltre 42 milioni di euro. Sì tratta dell’ex Istituto Grocco, delle Terme Excelsior, La Salute, Leopoldine, Redi, Regina, Tamerici, Tettuccio,Torretta, Bibite Gratuite, edicola in viale Verdi, le ex latrine Fortuna, i due negozi in viale Verdi e in viale Grocco, le Nuove serre, l’area verde dove sorge il parco giochi Termeland, le serre calde Torretta e del complesso ex lavanderia. A questi edifici, vanno aggiunti i diritti di piena proprietà su vari appezzamenti di terreno di natura collinare per una superficie complessiva di 48mila metri quadrati, con sorgenti, opere di captazione e vari manufatti adibiti a cisterne di raccolta e condutture.

Il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco Claudio Del Rosso hanno parlato anche di questo argomento durante l’incontro tenutosi venerdì, anche se le dichiarazioni, per non turbare la procedura in corso, verranno fatte solo a esito avvenuto.

Il bando prevede la cessione del ramo aziendale per le attività delle cure idropiniche offerte dalle Terme Tettuccio e le attività di carattere sanitario esercitate alle Redi. L’attività, attualmente, è concessa in affitto alla Croce Rossa Italiana, a circa 40mila euro all’anno, con un contratto di 36 mesi, che decorre dal 9 maggio 2023. Gli altri due rami di azienda in vendita: nel bando viene offerto anche quello relativo all’attività di bar all’Excelsior e alle Redi, a in canone di 55mila euro all’anno, con un contratto scaduto il 30 giugno e non rinnovabile e quello per l’esercizio dell’attività di bar alle Redi, con canone variabile in base agli introiti. Anche in questo caso il contratto è scaduto il 30 giugno. Completano l’elenco e forse rappresentano uno degli aspetti più importanti dell’offerta complessiva, i marchi e le concessioni minerarie rilasciate dalla Regione.

Il prezzo base per concorrere alla procedura, non ribassabile, è di 42 milioni e 158.725 euro. Per partecipare alla gara, l’offerente o un suo delegato può presentarsi entro il giorno lavorativo precedente, quindi entro oggi, allo studio del notaio Vincenzo Gunnella, in via Masaccio 187, a Firenze, o da uno dei notai periferici indicati su www.notariato.it richiedendo preventivamente un appuntamento, registrandosi al sistema. La documentazione richiesta prevede anche la ricevuta del bonifico bancario relativo alla cauzione, versato preferibilmente almeno sette giorni prima della gara, che dovrà essere non inferiore al 10% della base d’asta e quindi a quattro milioni e 215.872,50 euro.