La sicurezza del Tettuccio. Ecco le reti nei punti a rischio. Lunedì prevista l’installazione

In commissione l’amministratore delle Terme, Quercioli: “Non possiamo evitare di metterle”. E sui sistemi di allarme alle Leopoldine e a La Torretta: “La Soprintendenza sollecita l’installazione”

Terme di Montecatini: stabilimento Tettuccio

Terme di Montecatini: stabilimento Tettuccio

Montecatini Terme, 19 ottobre 2024 – “L’organizzazione di eventi alle Terme Tettuccio rappresenta la principale fonte di entrate per garantire la continuità aziendale dell’azienda. Sarebbe davvero un grave dispiacere vedere tutto questo dissipato e distrutto. Quindi, in merito alla messa in sicurezza dell’edificio, sollecitata anche dalla Soprintendenza, non possiamo esimerci dal sistemare alcune reti di protezione all’interno dell’edificio, per quanto brutte possano essere”. Il commercialista Luca Quercioli, amministratore delle Terme, ieri, ha dato questa notizia nel corso dell’audizione davanti alla commissione consiliare per il controllo delle società partecipate, dove è stato convocato dal presidente Edoardo Fanucci. “Dallo scorso luglio – ha spiegato il professionista – sto verificando le possibilità di intervenire al Tettuccio, in base alle disponibilità del concordato. Dobbiamo però far fronte a delle priorità dettate dalla legge, come il riparto parziale dei dipendenti dei crediti nei confronti dei dipendenti inseriti nel concordato, e il pagamento di varie imposte al Comune per un compendio che ormai non utilizziamo”.

Quercioli è stato di fatto obbligato a optare per le reti, in modo da impedire l’accesso nelle aree più a rischio del Tettuccio, “una struttura capace di farsi una straordinaria promozione da sola, anche in assenza di un’attivita’ di marketing da parte della società. La Soprintendenza , tra l’altro, ci sta sollecitando l’installazione di sistemi di allarme alle Leopoldine e alla Torretta e se il Comune fosse pronto a stanziare 15mila euro, da lunedì mi attiverei subito, scegliendo tra tre preventivi”. Fanucci ha chiesto all’amministratore se il Comune ha confermato la manifestazione di interesse per l’acquisto della Torretta. “La procedura di concordato – ha risposto Quercioli – si basa sulle manifestazioni di interesse del Comune, per la Torretta, e della Regione, per Tettuccio, Regina ed Excelsior. Nel secondo bando, dove l’offerta minima di acquisto complessivo dei beni è scesa di sette milioni, queste offerte vengono considerate di nuovo in automatico, senza che il singolo valore dei relativi immobili abbia subito variazioni”. Alla seduta, oltre ai consiglieri di maggioranza e minoranza che fanno parte della commissione, hanno partecipato anche l’assessore alle società partecipate Enrico Giannini e il presidente del consiglio Guido Ripa.

Daniele Bernardini