Concreto, pochi fronzoli e tanta sostanza. Derek Cooke fuori dal parquet ama giocare a scacchi, cucinare e mantenersi in forma, in campo è un giocatore di quantità, energia e soprattutto che sa leggere i momenti della partita. Il suo arrivo a Pistoia serviva come il pane dal momento che la squadra era rimasta orfana di un vero centro di ruolo e Cooke quando si è presentata l’opportunità ha deciso di accettare consapevole di tutte le difficoltà del momento. "Il mio agente ha parlato con il presidente – dice Cooke –, perché in quel momento non c’era la certezza su chi sarebbe stato l’allenatore e dopo aver parlato mi ha riferito che Pistoia aveva perso 8 partite per pochi punti e che mancava un 5 per risolvere tanti problemi. Avevo due possibilità, aspettare altre opzioni che però stavano andando per le lunghe, oppure accettare l’offerta di Pistoia che in quel momento mi è sembrata la scelta migliore".
Cooke è arrivato in un momento difficile ma non ha trovato una squadra abbattuta o remissiva ma giocatori che hanno voglia di risollevarsi anche grazie all’aiuto di coach Okorn. "Quando vieni da diverse sconfitte – prosegue Cooke – alcune volte arrivi ed i giocatori già pensano alla prossima stagione, invece sono arrivato qui ed ho visto che tutti quanti si chiedevano cosa potevano fare per migliorare la situazione, cosa possiamo fare per migliorare la situazione e allora c’è un’energia positiva in questa direzione. L’allenatore è incredibile e porta sia in allenamento che in partita un’energia pazzesca, vuole vincere, vuole spingerci a dare il massimo e aiuta tutti a fare un passo in avanti".
L’ex Trento è chiaro: "Né io né i miei compagni stiamo pensando alla retrocessione e nemmeno i tifosi devono pensarlo, anzi, man mano che andiamo avanti noi vogliamo vedere se ci possiamo avvicinare alla zona play off vincendo una serie di partite che ci consentirebbero di fare un salto in avanti".
Per inanellare una serie di vittorie innanzitutto Pistoia deve sbloccarsi e c’è da capire cosa serva alla squadra per tornare a vincere e poi deve farlo anche al più presto visto che già domenica contro Varese sarà una partita molto importante. "Manca innanzitutto la fiducia – afferma Cooke – fiducia anche nei giocatori stessi e poi divertirsi. Se guardiamo la squadra dello scorso anno è arrivata ai play off perché si divertivano a giocare insieme ed avevano fiducia l’uno nell’altro. Per la sfida contro Varese posso solo dire che ogni partita è importante e noi non dobbiamo preoccuparci di loro ma ci dobbiamo preparare, allenarci nel modo giusto, sapere cosa dobbiamo fare nella partita. A nessuno piace perdere, ci possono essere momenti di una stagione in cui ad alcuni giocatori importa meno ma non è il nostro caso. Sia individualmente che come squadra abbiamo l’orgoglio e dobbiamo decidere di tirarlo fuori per iniziare a vincere le partite".
Maurizio Innocenti