Tour de France in Toscana. L’atteso boom non c’è: "Le ricadute? Modeste"

Bartolini (Federalberghi-Apam): "Turisticamente impatto poco rilevante". Biondi (Asshotel): "Premiati gli alberghi con rapporti già in essere con i team". .

Tour de France in Toscana. L’atteso boom non c’è: "Le ricadute? Modeste"

Tour de France in Toscana. L’atteso boom non c’è: "Le ricadute? Modeste"

"La partenza del Tour de France da Firenze ha suscitato grande entusiasmo e attenzione mediatica, ma il suo impatto diretto sul flusso turistico a Montecatini Terme è stato meno rilevante di quanto aspettato. Nonostante l’importanza dell’evento, i dati raccolti indicano che non si è verificata una massa critica di visitatori nella nostra città". Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi-Apam, commenta così i riflessi che l’evento internazionale, organizzato nel capoluogo, sta avendo per le strutture ricettive della nostra città. Il Tour partirà da Firenze il 29 giugno, davanti al museo Gino Bartali, verso l’arrivo della prima tappa, a Rimini.

"Un fenomeno interessante è emerso – prosegue l’imprenditore –: l’aumento dei prezzi degli alloggi a Firenze, dovuto alla presenza del Tour de France, ha indotto molti turisti a cercare alternative più accessibili nelle vicinanze. Questo ha portato a un incremento del flusso turistico a Montecatini Terme, dimostrando come il turismo e i territori circostanti agiscano come vasi comunicanti". Secondo Bartolini "resta comunque indiscutibile il valore promozionale per la Toscana di questo evento sportivo seguito da oltre tre miliardi di persone in tutto il mondo". Giovanni Biondi, presidente di Asshotel-Confesercenti, conferma l’analisi del collega, evidenziando come gli alberghi di fascia più alta, come quelli della zona di viale IV Novembre, abbiano avuto ricadute minime in riferimento alla presenza di squadre. "Non vedo grandi ricadute per la città – afferma – se non per qualcuno degli hotel con cui certi team avevano già rapporti consolidati". Dario Nardella, sindaco uscente di Firenze, è venuto a Montecatini lo scorso gennaio per la presentazione della partenza del Tour De France da Firenze, in un’ottica di sinergia tra le due città per la promozione turistica.

La collaborazione con il Comune trova un antefatto rilevante nei Mondiali di ciclismo del 2013. "Ero a Melbourne insieme all’ex sindaco Giuseppe Bellandi quando la candidatura di Firenze e Montecatini venne accettata – ha ricordato Nardella – fu un momento davvero emozionante. Ricordo il suo grandissimo impegno per ottenere questo appuntamento. Nel 2013, se non fosse stato per una brutta caduta, il mondial sarebbe stato vinto da un atleta di questa zona, Vincenzo Nibali". Già allora la Toscana pensava a ottenere una partenza del Tour De France, ma sembrava un sogno irrealizzabile. "Ci abbiamo provato nel 2015, ma ci è andata male. La città metropolitana ha ritentato insieme a tutta la Toscana, l’Emilia Romagna e il Piemonte e ci siamo riusciti. Questo Tour De France farà tre tappe e mezzo in Italia e arriverà a Nizza: un’edizione particolare. In Toscana le strade saranno invase da 600-800mila persone per assistere alla gara".

Daniele Bernardini