Montecatini Terme, 31 maggio 2019 - Quel centralino informatico avrebbe dovuto gestire le chiamate telefoniche su linea fissa, cellulari e Internet tra un’azienda con sede a Montecatini, alcuni uffici distaccati in varie realtà della Valdinievole e i dipendenti che si recano a visitare i clienti. Per un assalto degli hacker invece il sistema, per diverse ore, è stato utilizzato da ignoti per chiamate in mezzo mondo. Per fortuna Telecom, gestore del servizio, ha presto scoperto la situazione, bloccando la truffa e avvisando il titolare dell’azienda. Una nuova truffa informatica è così avvenuta in Valdinievole, con il rischio di creare gravi problemi all’azienda coinvolta. Resta ancora da chiarire con quali fini siano state fatte le chiamate anche verso paesi dove spesso avvengono loschi affari. I beneficiari del servizio illegale potrebbero aver acquistato le password di accesso dagli hacker.
Il titolare della ditta, come tante altre aziende in Italia, ha deciso di acquistare il centralino informatico da Telecom per gestire al meglio le telefonate di lavoro, riducendo il più possibile i costi. Gli hacker, dopo essere riusciti a penetrare il sistema, hanno ceduto l’accesso ad altri soggetti, pronti a utilizzare l’opportunità senza perdere tempo. L’imponente volume di chiamate verso l’estero ha subito insospettito i tecnici di Telecom che, dopo aver bloccato il sistema, hanno avvisato l’azienda. Questa aveva scelto di installare un centralino elettronico per chiamate che non avrebbero riguardato l’ambito internazionale. Poche ore dopo essere stato avvisato dal gestore, l’imprenditore è corso a sporgere denuncia. In base alle indagini effettuate in Italia dalla polizia postale per casi simili, gli hacker che assaltano i centralini informatici spesso cedono gli accessi a criminali di spessore rilevante. I grandi trafficanti di droga, per esempio, possono essere interessati ad avere una linea telefonica «pulita» per parlare dei propri affari tra l’Afganistan e l’Albania.
